I farfalloni dell'onestà: eccoli accontentati

È entrata in vigore la norma sui trojan, i malware inoculati nei telefonini che consentono intercettazioni ventiquattro ore su ventiquattro, mentre siamo in bagno o facciamo l’amore, a dispositivo acceso o spento, ogni nostro file, ogni nostra foto, ogni nostro sms, ogni nostro piccolo indicibile messo a disposizione della nostra spia e del nostro giudice. Ora intercettateci tutti, dicevano tempo fa i farfalloni dell’onestà: eccoli accontentati. Il trojan è strumento delle procure non soltanto per il contrasto alla criminalità organizzata, ma anche per i reati contro la pubblica amministrazione. Le considerazioni di Mattia Feltri su Huffington Post.

Siamo tutti spiati

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Il taglio dei parlamentari, un trofeo per il solo M5S

Quasi quarant’anni fa c’era la commissione Bozzi (dal nome del presidente, il liberale Aldo Bozzi) incaricata di svecchiare le istituzioni, e fra le varie proposte c’erano, naturalmente, il taglio dei parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto, ma tutto andò all’aria con la fine della legislatura. Per gli interessi genetici che stimolano questo articolo: i due antenati del Pd – la Dc e il Pci – votarono in disaccordo, a favore della bozza la prima e si astenne il secondo. Già lì il dna subiva delle ibridazioni di cui si sono visti gli effetti poi. In seguito si allestirono altre commissioni, sempre con gli antenati fra i promotori, la commissione Iotti-De Mita, la bicamerale di Massimo D’Alema, la bozza di Luciano Violante, e il dna era quello: riduzione dei parlamentari, revisione dei ruoli delle Camere, correttivi vari. Tentativi regolarmente andati a vuoto. Il commento di Mattia Feltri su Huffington Post.

I Dem di Zingaretti hanno perduto il senso dell'orientamento

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20 settembre 2020, l'O.K. Corral per Pd e M5S?

''Non mi spaventa il taglio dei parlamentari: era previsto sia dal disegno di Berlusconi sia da quello di Renzi (ho votato sì entrambe le volte). Mi spaventano i presupposti: i parlamentari sono troppi, inutili, più probabilmente dannosi, sono denaro buttato, alla lunga traditori della volontà popolare, sono casta pasciuta. Niente altro. Non c’è una riforma sistemica, complessiva, nessuna idea per adeguare ai tempi il funzionamento della macchina legislativa. (...) Non solo: siccome mancano i tempi, ed è impossibile approvare la legge proporzionale entro il referendum, il Pd conta almeno in un primo passaggio parlamentare per dimostrare le buone intenzioni. Insomma, è un pagherò. Il Pd chiede di votare una riforma pericolosa, la cui pericolosità sarà annullata da una legge elettorale che non c'è e semmai sarà approvata successivamente''. Il commento di Mattia Feltri direttore di Huffington Post.

L'imbroglio del connubio referendum-legge elettorale, i tanti dubbi

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