Migranti, problema da risolvere con intelligenza

Pare che la vera alternativa l’abbia capita perfettamente Angela Merkel, quando nel giro di una settimana ha cambiato il suo atteggiamento verso i migranti. Prima grandi sorrisi e braccia aperte (specie verso i siriani), poi repentina retromarcia, con sospensione di Schengen e ripristino dei controlli alla frontiera con l’Austria. Perché? Semplice, perché per un attimo – quando la stazione di Monaco è stata letteralmente invasa dai richiedenti asilo – la Germania ha intravisto il rischio di diventare come l’Italia, ovvero un paese nel quale l’afflusso dei migranti avviene in modo caotico, confuso, disordinato, spesso illegale. Alla Germania e alla sua classe politica piace fare i primi della classe in tutti i campi, compresa l’accoglienza, ma non chiedete a un tedesco di accettare il disordine e la continua violazione delle regole. L'editoriale di Luca Ricolfi su Il Sole 24 Ore.

 

Immigrazione, gli errori del premier

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La Germania si sceglie gli immigrati, l'Italia no

Cercando di guardare oltre l'orizzonte dell'inevitabile emergenza cui segue un'altra emergenza e mettendo in chiaro, a Bruxelles, che se la partita diventa quella per la quale ci si sceglie i profughi potenzialmente più integrabili e più funzionali alle esigenze dei mercati del lavoro, l'Italia non può rimanere il serbatoio di scarico dell'immigrazione economica più estrema e più difficile da integrare. Terzo e ultimo impegno: mettersi nelle condizioni di avere strutture di accoglienza, smistamento e controllo - il governo sta valutando giustamente la chiusura del centro siciliano di Mineo - degne di questo nome e rispettose di tutti i diritti, compresi quella della sicurezza dei cittadini italiani. Tre cose da fare «velocemente», per dirla con Angela Merkel oggi vista come un esempio da seguire. Un editoriale di Guido Gentili su Il Sole 24 Ore.

Da Angela una lezione per Matteo

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Decrescita Italia, le colpe del premier

Il fisco attraverso il quale si crea il reddito a favore delle classi meno abbienti non è affatto immobilista. Panebianco dovrebbe dirci se sia stato meglio dare 80 euro mensili al medio ceto come mancia elettorale permanente, oppure se non sarebbe stato molto meglio ridurre il cuneo fiscale con quei 10 miliardi. Un editoriale di Eugenio Scalfari su la Repubblica.

L'Italia sta cambiando. In meglio? In peggio?

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