Schengen sospeso da mezza Europa

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La Germania con i suoi 80 milioni di abitanti e uno Stato strutturato ed efficiente non riesce nè a gestire i flussi, tanto che da oltre due mesi ha sospeso Schengen, né a metabolizzare senza contraccolpi interni quasi 1 milione di profughi, come potrebbe riuscirci la Grecia, 10 milioni di persone, uno Stato povero e disastrato, frontiere parcellizzate tra le mille isole e isolette dell’Egeo, di fronte alla repentina invasione di 700.000 disperati? La verità è che il muro eretto da Victor Orban in Ungheria ha fatto scandalo ma altrettanto rapidamente ha fatto scuola nell’area Schengen e dintorni. Reticolati e controlli alle frontiere ormai proliferano ovunque: in Austria, Croazia e Slovenia, in Francia, Macedonia, Svezia e Danimarca. L'editoriale di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

Immigrazione, anche la Merkel in difficoltà

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L'Europa ha le ruote sgonfie ed è pure miope

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Troppo concentrata a tentare di contenere il fuoco nel disastrato focolare di Atene, l’Europa non ha visto l’incendio che si preparava a mandarle in fiamme la casa: tra catastrofe umanitaria creata da centinaia di migliaia di rifugiati, in fuga dalle guerre in Siria, Irak, Afghanistan, Libia, che si accalcano alle sue frontiere, la questione ucraina e l’equazione russa che scuotono troppe certezze politico-strategiche seminando destabilizzazioni prima di tutto psicologiche soprattutto a Est, la crisi di identità della Nato che si intreccia a un legame transatlantico stressato, sempre più problematico. L'editoriale di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

Il motore ingrippato di una miope Europa

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I flussi migratori sono da regolare

È importante incrementare la popolazione? La risposta è sicuramente no. Aumentare semplicemente la popolazione in un Paese piccolo e prospero come la Danimarca non accrescerebbe il tenore di vita dei suoi cittadini e imporrebbe grossi investimenti e costi di congestione. L'unico beneficio di una popolazione più numerosa è che rende meno costosa la difesa.
Non è al numero, ma alle caratteristiche dei migranti che bisogna guardare. I sostenitori dei benefici di un'immigrazione su larga scala dicono che gli immigrati sono più giovani, costano meno, sono più motivati e portano una diversità preziosa. L'altro schieramento ribatte che anche i giovani invecchiano e che la diversità porta non solo vantaggi, ma anche svantaggi. L'editoriale di Martin Wolf su Il Sole 24 Ore.

Non tutti gli immigrati sono uguali

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