L’unione del mondo civile contro il fascismo russo

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Sarkozy fa l'amico di Putin (e non si ricorda di Gheddafi)

Guerra russo-ucraina. Se siamo a questo punto è proprio perché nel 2014 il mondo ha  seguito la linea Sarkozy, ovvero quella di lasciare che la Russia mantenesse il controllo dei territori illegalmente occupati. Putin si è così convinto che l’Occidente avrebbe continuato a far finta di niente, come niente ha fatto dopo la Georgia e dopo la Crimea e il Donbas, e infatti il 24 febbraio 2022 ha scatenato l’invasione su larga scala di tutta l’Ucraina (che peraltro Sarkozy fino al giorno prima sosteneva che non sarebbe mai avvenuta). Ma per fortuna di tutti noi Sarkozy è in pensione e alla Casa Bianca non ci sono più né Obama né Trump, i gemelli diversi del disimpegno americano e gli amministratori del declino americano. L'Ucraina, grazie agli aiuti del mondo civile, ha dimostrato di essere in grado di combattere, di sconfiggere e di cacciare i russi dal proprio territorio, ma dovrà essere messa nelle condizioni di ultimare la sua opera di difesa nazionale con armi più sofisticate e addestramenti più massicci, perché prima gli ucraini libereranno i territori occupati dagli imperialisti russi, prima finirà la guerra russa all'Ucraina. l'unione del mondo civile contro il fascismo russoIl commento di Christian Rocca su Linkiesta.

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In un anno e mezzo decideremo il nostro futuro

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Ci aspetta un anno terribile con le elezioni europee alle porte!

Il prossimo anno di questi tempi si insedierà il nuovo Parlamento europeo, si formeranno nuove alleanze politiche continentali e si eleggerà il nuovo presidente della Commissione di Bruxelles. Qualche mese dopo, a novembre, gli americani sceglieranno il loro nuovo presidente. Saranno momenti decisivi per il nostro futuro, probabilmente le elezioni più importanti della nostra epoca (lo so, si dice ogni volta così, ma viviamo in tempi difficili e di sfide sempre più pericolose), con effetti rilevanti sulla guerra in Ucraina, sui diritti civili in Occidente e sull’economia globale. Il commento di Christian Rocca su LInkiesta.

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Europee 2024, ci aspettano mesi di fuoco

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I politici hano in mente solo le prossime elezioni europee

Le prossime elezioni potrebbero far saltare il patto tra popolari, socialdemocratici e liberali con cui è stata governata (bene) l’Europa durante la crisi causata dal Covid e la guerra di aggressione russa all’Ucraina che vuole essere europea. La minaccia dei sovranisti e dei nazionalisti, alimentata anche dalla propaganda russa, ma anche la crescita dei conservatori meno estremisti, con ogni probabilità non consentirà alle tradizionali famiglie europee di continuare l’attuale alleanza di governo e quindi già adesso si prospetta una nuova maggioranza politica costituita dai popolari e dai conservatori, tra cui i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e i nazionalisti polacchi. Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

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