Il confronto tra Kamala e Donald

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Presidenziali Usa 2024,Trump in difficoltà nel primo confronto con la Harris

Il dibattito Trump-Harris è finito con il team Trump che si è molto lamentato dei due moderatori della rete televisiva Abc per aver fatto, almeno un paio di volte, il fact checking in tempo reale alle fantasmagoriche panzane sparate da un livido Donald, durante l’oltre ora e mezza di confronto. Un altro modo di vedere le cose è che i due conduttori l’abbiano fatto soltanto in due o tre occasioni, e non in quelle duecento o trecento volte che sarebbe stato necessario (...) Ai fini elettorali rilevante dell'endorsement a Trump del campione europeo della democrazia illiberale, nonché fantoccio di Putin dentro l'Ue, sarà certamente l'annuncio di voto a favore di Kamala Harris, arrivato subito dopo la fine del dibattito, che Taylor Swift ha comunicato ai suoi 283 milioni di follower, firmandosi «gattara senza figli» per prendere in giro una delle più grottesche uscite del vice di Trump, JD Vance, contro le donne senza figli, ritenute per questo non patriottiche.Il commenti di Christian Rocca su Linkiesta.

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Europa 2024, gli unici tre partiti che si possono votare

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Come non credere nel futuro dell'Unione Europea? Io voto...

Il Partito democratico attuale però ha deciso di mettere la marcia indietro, un po’ come ha fatto Giorgia Meloni per rallentare l’evoluzione verso una destra conservatrice iniziata da Alleanza Nazionale, per tornare invece alla fiamma tricolore che scalda il cuore dei reduci (...) L'operazione nostalgica è riuscita perfettamente a Meloni, ma non è detto che riesca anche a Elly Schlein, visto che è già fallita in Inghilterra e Francia e, in parte, anche in Germania, tanto che con Keir Starmer e Raphael Glucksmann la sinistra tornata riformista e liberale sta per vivere una seconda giovinezza.Ne scrive Christian Rocca su Linkiesta. Elly Schlein è rimasta bloccata al giro precedente, quello di Jeremy Corbyn e di Jean-Luc Mélenchon, e di suo ha aggiunto una dose di assemblearismo studentesco e di americanizzazione alla Alexandra Ocasio Cortez, non accorgendosi che AOC nei campus adesso è accusata di moderatismo.

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Si vota: le sfide che le democrazie non possono ignorare

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Quanto sono importanti queste elezioni per il Parlamento europeo

Ci siamo, domenica eleggeremo i nuovi parlamentari europei, speriamo il più possibile dalla lista liberal-democratica Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi e di Emma Bonino, ma contiamo che riescano ad andare a Bruxelles anche la solitaria Azione di Carlo Calenda e quei pochi ma coraggiosi candidati del Partito democratico – Pina Picierno, Giorgio Gori, Irene Tinagli, Pier Maran – che non si arrendono alla trasformazione del loro partito in un’assemblea studentesca a immagine e somiglianza di Elly Schlein, la segretaria forgiatasi politicamente nell’idea di occupare il Partito democratico, non di guidarlo, e che ora si avvale della complicità della sedicente corrente riformista che subito dopo il voto sarebbe il caso di sciogliere “per non aver commesso il fatto”, il fatto di essere, appunto, una vera corrente riformista, essendo invece una stampella per facilitare il progetto demolitorio del Partito democratico. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

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