Il nazismo non è una pagina di storia, ce l’abbiamo in casa

  • Pubblicato in Esteri

Qull'antisemitismo che cresce anche in Italia e in Occidente

Le stragi islamiste dell’11 settembre 2001 e la reazione americana hanno fatto conoscere al mondo occidentale l’odio assoluto che Israele era costretto ad affrontare quotidianamente e hanno spostato l’attenzione dal conflitto israelo-palestinese all’Iraq e all’Iran, dove i due Islam hanno concentrato la doppia guerra, quella interna e quella contro l’Occidente, consentendo a Israele di contenere la questione palestinese, improvvisamente non più centrale per i burattinai del mondo musulmano (...) Vent'anni dopo l'11 settembre 2001, l'Iran è isolato dal mondo civile (la Russia è mondo incivile) e i sauditi hanno deciso di diversificare la propria ideologia, non solo la propria economia, aprendosi in modo controllato e autoritario al resto del mondo sull'esempio degli Emirati arabi. Quello che è successo in Israele il 7 ottobre 2023 è la conseguenza della scelta saudita di allacciare relazioni diplomatiche con Israele e di chiudere una volta per tutte il conflitto arabo-israeliano con gli Accordi di Abramo, ma è la conseguenza anche della reazione dell'Iran e del Qatar. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

Leggi tutto...

La chiusura della mente occidentale

  • Pubblicato in Esteri

L'Ue deve decidersi o si sta da una parte (l'Occidente) o dall'altra (le autocrazie)

Quello che stiamo vivendo oggi non è cominciato il 24 febbraio 2022 con l’invasione dell’Ucraina né con l’uccisione di Mahsa Amini il 16 settembre 2022 in Iran né il 7 ottobre 2023 con il pogrom di Hamas. Quello che stiamo vivendo è cominciato nel momento esatto in cui l’America ha smesso di fare l’America. Siamo nell'agosto 2008, la presidenza Bush è agli sgoccioli e sfinita dalle guerre in Medioriente, e la Russia ne approfitta per invadere l'Ossetia, il Donbas della Georgia. Il candidato repubblicano John McCain si infervora, ma l'astro nascente, Barack Obama, fa capire che gli Stati Uniti non sono interessati a occuparsi delle mire imperialiste della Russia, tanto che una volta eletto presidente smantella il progetto di scudo missilistico europeo in Polonia e Repubblica ceca pianificato da Bush in funzione anti iraniana e anti russa, e va alla ricerca di un reset delle relazioni con Mosca e con l'Iran. I russi capiscono quello che devono capire: l'America non ha più voglia di guidare il mondo libero. (...) La Georgia e la Siria hanno convinto Putin, e non solo lui, che l'America aveva scelto di amministrare il suo declino anziché continuare a guidare il mondo democratico. Da lì a poco l'occupazione illegale della Crimea e del Donbas e la possente campagna di diffusione del caos in Occidente, con i finanziamenti ai partiti estremisti, i rapporti con i movimenti populisti, l'inquinamento dei processi democratici europei, il gran successo della Brexit e lo scacco matto a Washington con l'elezione a sorpresa di Donald Trump (...) Christian Rocca - Linkiesta -  24 novembre 2023

Leggi tutto...

Sconfiggere la Russia, per salvare l’Ucraina, Israele e... noi

  • Pubblicato in Esteri

L’asse delle autocrazie sta sconvolgendo il pianeta

Le due guerre in Europa e in Medio Oriente, cui potrebbe aggiungersene un’altra nel mar cinese intorno all’isola di Taiwan, hanno certamente storie, cause e motivazioni diverse, ma nella realtà sono un’unica minaccia alla società aperta. Russia, Hamas, Iran, Cina e Corea del Nord hanno formato un’alleanza guerrafondaia per sovvertire il sistema di istituzioni democratiche, di libertà economiche e di tutela dei diritti universali che guida il mondo libero dal secondo Dopoguerra. La guerra delle autocrazie alle democrazie è unica, nonostante sia combattuta su fronti diversi e geograficamente lontani. Lo ha detto chiaramente il segretario di Stato americano Antony Blinken, a fine ottobre al Senato di Washington, per motivare la richiesta dell'Amministrazione Biden di stanziare ulteriori centosei miliardi di dollari a favore di Ucraina, Israele e Taiwan: «La faccio breve: per i nostri avversari, siano essi Stati oppure no, si tratta di un'unica battaglia». Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .