Senza il M5S non ci sarebbe Renzi a Palazzo Chigi

Nel novembre del 2011 Mario Monti sale le scale del Quirinale per ricevere da Napolitano l'incarico di formare il governo dopo la defenestrazione di Berlusconi motu proprio, Silvio le aveva praticamente sbagliate tutte. Il professore dopo le prime settimane di governo in cui vara alcuni provvedimenti necessari per salvare il Paese dalla bancarotta, comincia a mostrare tutta la sua inconsistenza politica. Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera fa un'analisti condivisibile da buona parte d'Italia sul travolgente successo di Matteo Renzi alle europee.

Matteo vince, un grazie a Beppe

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Renzi sconfigge Grillo sul suo terreno

Il Movimento di Beppe Grillo ha ha subito una brusca frenata sul piano dei consensi alle elezioni europee. Inopinatamente il capo del governo è stato più efficace del leader dei grillini. Martina Castigliani, su Il Fatto Quotidiano, riferisce di uno studio fatto da due professori torinesi, sull'utilizzo intelligente sei social network da parte sia del premier Matteo Renzi che dei gruppo del M5S.

Utilizzo dei social, Matteo sbaraglia Beppe

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Matteo: "Beppe se ne farà una ragione"

Renzi ha la faccia da genero di tutte le mamme e questo lo ha indubbiamente aiutato, almeno quanto la sua estraneità alla storia del comunismo. Anche l’energia rassicurante di Matteo, contrapposta a quella distruttiva di un Grillo ha pesato non poco. L’urlatore-capo ha dato la colpa dell’inattesa afonia elettorale dei Cinquestelle proprio ai pensionati. Renzi ha convinto questo elettorato a dargli fiducia. Ecco spiegato il 40% e passa dei consensi. Mai nessuno come lui. Così Massimo Gramellini su La Stampa.

Europee, Renzi ha doppiato Grillo

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