Il premier smentito su l'Italia "Cambia verso"

L'agenzia economica americana Blomberg contraddice i pur minimi segnali di inversione di tendenza sottolineati negli ultimi giorni da più parti, a cominciare dagli esponenti del governo Renzi. Del resto, il Misery Index si basa su un assunto molto semplice, che si rifà a quanto sostenuto dall'economista Milton Fridman. L'inflazione, argomentava lo studioso sostenitore del pensiero liberista, è una malattia che può distruggere una società. Ma se a questo ci aggiungiamo la disoccupazione, il risultato non può che essere uno e uno soltanto: la miseria. Con tutto quello che ne consegue, dalla caduta del potere di acquisto delle famiglie fino allo stato di povertà. Un articolo di Luca Pagni su la Repubblica.

Italia sempre più a rischio povertà

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L'Italia in un vicolo cieco e l'Europa non ci aiuta

Le riforme in Italia. La valutazione della Commissione sull'Italia non è però una promozione. Infatti si rileva che il nostro Paese ha due squilibri macroeconomici eccessivi: quello del debito pubblico e quello di una bassa crescita con caratteristiche strutturali dovute a inadeguata produttività e competitività. Dietro questi squilibri ci sono molte e note cause che richiedono riforme strutturali. Un editoriale di Alberto Quadrio Curzio su Il Sole 24 Ore.

L'Europa non è al riparo da un'altra crisi finanziaria

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Il premier è nato con la camicia, tutti lavorano per lui

Purtroppo, gran parte delle fortune mediatiche, e quindi politiche, di Salvini vanno attribuite all’afasia, alla crisi berlusconiana, che non è solo di voti, ma soprattutto di strategia programmatica. In passato mai Bossi si sarebbe trovato nella condizione di sottrarre voti all’alleato forzista. Oggi Salvini si trova nella condizione di dare le pagelle ai suoi ipotetici compagni di strada. E non è finita. Più il condottiero leghista vedrà che questa impostazione paga, più insisterà su questo tasto fino alla sua lepenizzazione definitiva. Renzi osserva e spera. Salvini alla sua destra e Pier Luigi Bersani alla sua sinistra costituiscono il top delle sue aspirazioni: lui al centro e gli altri due a consolarsi con un’opposizione a vita. A meno che non fosse approvata la riforma elettorale voluta dal premier, che essendo quanto mai maggioritaria non potrebbe mai favorire la posizione di chi si allarga caparbiamente al centro. Un editoriale di Giuseppe De Tomaso su La Gazzetta del Mezzogiorno.

Anche Salvini in sostegno a Renzi

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