Terzo polo offresi. E il leader?

Giorgetti dice: o spostiamo La Lega verso un centro liberale, popolare e europeista, o saremo annientati. Ha ragione nell’intuire che la strada si fa sempre più stretta. Ha ragione nel vedere vana la forsennata e ormai incerta corsa del suo leader, Matteo Salvini, verso un consenso plebiscitario che surroghi la mancanza di una credibile direzione di marcia. (...) Zingaretti e Di Maio dicono, con accenti diversi ma con la stessa ipocrisia che con la mano destra accelera e con la sinistra frena: o imbocchiamo il riformismo o il governo non va avanti. Anche loro hanno ragione. Il commento di Alessandro Barbano su Huffington Post.

In Italia il centro c'è, manca i leader

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Di Maio: “Le banche dati potranno parlarsi”

“Oggi inizia una rivoluzione nel mondo del lavoro, mettiamo un tassello fondamentale che è quello dei navigator. Molti giovani italiani quando arriveranno ai centri dell’impiego non troveranno più un’umiliazione ma un’opportunità”. Lo afferma il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio, a margine dell’evento di formazione per navigator. “Abbiamo mantenuto un’altra promessa, – aggiunge – sono stato preso in giro ma questi ragazzi sono gli alfieri di un nuovo
modo di portare avanti le politiche attive in Italia (Ansa, 31 luglio 2019). "Prima di metterli a posto, metterò a disposizione dei cittadini che non hanno lavoro un professionista che li aiuterà a formarsi e a reinserirsi", ha detto Di Maio, precisando che "abbiamo già tanti professionisti in questo sistema che vanno riqualificati" e "ci saranno anche nuove assunzioni dove servono". "Non saranno solo i centri per l'impiego, ma sarà un sistema misto pubblico-privato, in cui ci sarà questo 'navigator' che aiuterà la persona a formarsi", ha aggiunto. (Ansa, 14 dicembre 2018)

Della serie ''Le perle di Giggino''

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“Di Maio perde, prossimo Parlamento sarà senza grillini”

Dure le parole del prof. Luciano Canfora, intervistato da Umberto De Giovannangeli su il Riformista. Ma Di Maio ha davvero vinto? Per niente. Lo sconfitto in realtà è Di Maio. Egli non lo sa ancora o forse non ci vuol credere. Lui dice che è un risultato storico. Storico lo è certamente, in quanto alle prossime elezioni politiche, a giudicare dal disastro dei 5 Stelle, loro rimarranno in Parlamento in cinque o sei, dopo aver tagliato i parlamentari in questa maniera. È un fatto storico, non c’è dubbio.

Prossimi elezioni, i grillini restano a casa

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