Ancora una task force? Nooo!

Luigi Di Maio nella sua prima intervista dopo il vertice europeo dichiara: «Ora giù le tasse». Una dinamica che purtroppo ha scandito l’azione di governo sin dal primo giorno, quindi già diversi mesi prima del Covid, ma che la crisi provocata dall’epidemia ha portato subito al parossismo, con fior di ministri a ripetere per prima cosa, ad esempio, che nessuno avrebbe perso il lavoro a causa del virus. Promessa ovviamente insostenibile. Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta.

Con l'entusiasmo per l'accordo di Bruxelles non si risolvono i problermi dell'Italia

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In ballo la leadership del M5S, la guerra tra Conte e Di Maio

Conte, a mio giudizio, ha in testa o di fare il candidato comune di Pd e 5 Stelle come presidente del Consiglio o di essere candidato al Quirinale. Nel primo caso, però ha bisogno di domare Di Maio, perché non si può fare capo di M5S una persona che poi potrebbe fargli mancare l’appoggio. Ma di fare il capo di M5S io credo non gli importi nulla. L'intervista al prof. Aldo Giannuli, che ben conosce i pentastellati, rilasciata a Simona Sotgiu di Formiche.

Conte si sta giocando una grossa partita, sogna l'alleanza oranica Pd-M5S

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Il voto politico slitterà al 2022

A settembre c’è di mezzo il referendum costituzionale che, per far contento Di Maio, pure Matteo aveva sponsorizzato. Doveva tenersi il 29 marzo scorso, causa Covid è slittato al 21 settembre insieme con le Regionali. Vuol dire che, fino a quel giorno, non sapremo da quanti membri verrebbe composto il futuro Parlamento. (...) Una volta timbrato il taglio di deputati e senatori, sarà necessario tarare la legge elettorale sulla base dei nuovi numeri.Il commento di Ugo Magri su Huffington Post.

Le elezioni politiche non prima del 2022

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