Italia in guerra? Chissà? Decide Matteo

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Il pasticcio mediorientale, dopo la caduta dei dittatori che ne governavano molti Paesi e garantivano una certa stabilità della zona, gioca a favore della Russia; che non è più l'Unione Sovietica, ma rimane la Russia di sempre, con i suoi interessi nazionali e planetari. Gli Stati Uniti hanno commesso l'errore di farle credere che fosse loro intenzione ingerirsi militarmente nella zona ai suoi confini. È stato un grave errore strategico. Obama ha rivelato di essere un pessimo presidente, ripristinando le condizioni della guerra fredda proprio quando non ce n'erano più i presupposti e un'intesa con Mosca in funzione anti-terroristica era utile. L'editoriale di Piero Ostellino su il Giornale.

Gli errori di Obama li pagherà l'Europa

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Guerra all'Isis, in campo anche la Russia

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Putin è politico fine e stratega dalla visione ampia. Una diversità radicale dai suoi omologhi occidentali, soprattutto dal miope e perennemente indeciso Obama. E ha visto chiaramente nella crisi siriana una grande opportunità per scompaginare i giochi degli equilibri internazionali e dare finalmente al Cremlino quel ruolo determinante nel Mediterraneo cui ha sempre ambito, senza mai ottenerlo né al tempo degli Zar, né al culmine della potenza sovietica. Infatti, prima di muovere le sue truppe, Putin ha tessuto una complessa rete di relazioni con Egitto, Turchia ed Israele in prima fila; una rete destinata a sortire effetti ben oltre i limiti temporali dell’attuale contingenza siriana. Un articolo di Andrea Marcigliano -  su il Giornale.

Isis, entra in campo Vladimir Putin

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Una Germania debole disarticola ancor di più l'Europa

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A fragilizzare l’Europa rendendola una presenza innocua, un peso minimo sulla scena internazionale, dunque non ci sono solo Governi indeboliti da estremismi e euroscetticismi in ascesa, insieme a Stati-nazione erosi da movimenti indipendentisti che non si sa dove andranno a parare. C’è una Germania che improvvisamente appare ben diversa da quella che si credeva fosse e per questo crea nuove diffidenze e disorientamento intorno a sé risucchiando l’Unione nel gorgo delle sue enormi difficoltà. Ma chi oggi potrebbe prenderne il posto e il ruolo? Anche per questo l’Europa rischia di finire in un vicolo cieco. L'editoriale di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

Unione Europea al capolinea

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