L'Isis è nato per colpe Usa

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Dopo la dissoluzione dell'Urss, gli Usa hanno perso il loro compito di guida del mondo libero. Gli americani hanno sempre creduto di avere una missione fin dalle origini creando un nuovo mondo libero e giusto, poi nella lotta alla schiavitù e da ultimo nella lotta contro il nazismo e il comunismo. Ma scomparsa l'Unione Sovietica hanno perso la loro missione, sono sprofondati nel vuoto. Hanno flirtato col mondo musulmano più retrivo per indebolire la Russia, hanno fatto guerre dissennate contro i governi arabi laici lasciando campo libero all'estremismo islamico, hanno pigramente ignorato l'Isis e favorito la guerra civile in Siria e i suoi milioni di profughi. Non hanno fatto nulla né in Libia né in Turchia per evitare le migrazioni musulmane in Europa che hanno ignorato e davanti alle quali sono indifferenti. L'editoriale di Francesco Alberoni su il Giornale.

Gli Usa pensano ormai solo a se stessi

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Obama ha chiesto all'Italia di armare i Tornado

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Se qualcuno avesse in mente un peace enforcing che sarebbe rischiosissimo e richiederebbe l’utilizzo di decine di migliaia di uomini per essere efficace, se si volessero occupare le coste, se si dovesse affrontare la testa di ponte creata dall’Isis (che ieri a Sirte ha imposto il niqab alle studentesse), se insomma per riportare l’ordine in Libia si dovesse fare la guerra a terra, avrebbero senso le nostre ripetute richieste? L'editoriale di Franco Venturini sul Corriere della Sera. 

Renzi, bombardo sì o bombardo no?

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Le sfide degli Stati Uniti

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Tre eventi si stanno sviluppando in aree differenti, ma sono tra loro connessi. E' la potenza militare Usa che garantisce i confini in tutto il mondo. In Medio Oriente, gli Stati Uniti hanno un'imponente presenza navale e area. Nell'Asia orientale, la Marina americana è cresciuta abituandosi a trattare il Pacifico come un “lago americano”, garantendo libertà di navigazione e fornendo rassicurazioni ai suoi alleati. In Europa, infine, la Nato preserva l'integrità territoriale dei suoi Stati membri – e gli Stati Uniti pesano per il 75% della spesa militare dell'Alleanza Atlantica. Le cose, tuttavia, stanno cambiando. L'intervento russo nella guerra civile siriana ha reso evidente la portata effettiva della perdita di controllo in Medio Oriente da parte degli Usa, dopo gli sconvolgimenti della primavera araba e il ritiro delle truppe americane dall'Iraq. Con gli Stati Uniti riluttanti a schierare nuovamente proprie forze di terra in Medio Oriente, Mosca ha individuato un vuoto di potere e si è mossa per riempirlo. Scagliando missili da crociera sulla Siria, i russi hanno persino inscenato un'emulazione beffarda dei precedenti interventi militari Usa nella regione. L'editoriale di Gideon Rachman su Il Sole 24 Ore.

Il declino degli Usa

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