I rischi del premier, scherza con il fuoco di Ue e Pd

Il premier avanza nei confronti dell'Unione Europea la pretesa di una maggiore flessibilità. Anche la Francia è sulle stesse posizioni. Siccome sono Paesi economicamente assai deboli per Jens Weidmann, governatore della Bundesbank è assolutamente inaccettabile e va respinta. Questo è il pensiero di Buba e del suo presidente che emerge dall'intervista che stiamo esaminando. Che cosa ne pensa Draghi? Non ritiene scorretto che il governatore d'una Banca centrale nazionale esprima pubblicamente il proprio pensiero e i suoi dissensi dalla Bce di cui fa parte? No, non lo ritiene scorretto e non ci vede nulla di nuovo. Che la Bundesbank sia contraria su alcuni punti decisivi della sua politica e in particolare alla possibilità del "quantitative easing" non è una sorpresa. D'altra parte il "qe" non è ancora stato deciso e neppure le forme della sua eventuale applicazione. Si deciderà entro il prossimo gennaio se sarà adottato e con quali regole; tra di esse una delle più importanti riguarda le modalità esecutive: se la scelta dei Paesi ai quali sarà applicato il "qe" spetterà alla Bce oppure se sarà esteso a tutta l'Eurozona in proporzione al Pil di ciascuno dei diciotto Paesi che la 

Renzi ha ormai le mani legate

Leggi tutto...

Le leggi delega incostituzionali di Matteo

Le leggi delega, delle quali si fa ormai grande uso, contengono direttive di principio piuttosto generiche. Ad esse seguono i decreti attuativi che vengono decisi dal governo e esaminati da una Commissione la quale tuttavia emette pareri puramente consultivi. Se quei pareri non piacciono al governo, i decreti attuativi vengono applicati. Le leggi delega debbono essere discusse dal plenum delle Camere senza che si possa mettere la fiducia. Altrimenti si ottiene una maggioranza forzosa con la conseguenza che il Parlamento (in questo caso il Senato) approva lo strapotere del governo senza un voto libero. La considerazioni di Eugenio Scalfari su la Repubbica.

Palazzo Chigi, la confusione al potere

Leggi tutto...

"Caro Matteo, tra il dire e il fare c'è di mezzo ... il mare!"

Il premier  convinto di essere nel giusto quando propone la sua soluzione alla crisi economica che, da sette anni e più sconvolge il Bel aese. Purtroppo quel che lui pensa e poi dice corrisponde assai poco alla realtà che il nostro Paese sta vivendo e che la politica del governo non è ancora riuscita a modificare. Renzi fa annunci ai quali finora non sono seguiti fatti. Il solo intervento concreto è stato il bonus degli 80 euro, dieci miliardi purtroppo buttati al vento che graveranno sul bilancio dello Stato fino al 2016 e forse oltre. Avrebbe dovuto utilizzarli per creare nuova domanda e nuova offerta di investimenti. Per il resto nulla abbiamo visto finora. Ora il confronto si sposta in Europa. Molti auguri, caro Matteo, a te e a tutti noi, sperando di non uscirne con le ossa rotte ma anzi con un netto miglioramento delle nostre condizioni. Così Eugenio Scalfari su la Repubblica.

Renzi é con i diseredati. A parole... non con i fatti!

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .