Renzusconi sfida il Pd
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Renzi è l'autore della riabilitazione berlusconiana. Naturalmente rifiuta d'essere il figlio buono di tanto padre. Forse dentro di sé il sospetto di esserlo ogni tanto emerge, ma non accetterà neanche sotto tortura che i berlusconiani entrino nel governo da lui presieduto. Qui però ci può essere una trappola: il Pd è alleato di Alfano, il quale però si è riavvicinato a Berlusconi. Qualche sottosegretario alfaniano potrebbe dimettersi e Alfano, che da Forza Italia proviene, potrebbe indicare dei nomi di persone di quel partito che stanno meditando di passare con lui e se ricevessero in premio un sottosegretariato lo farebbero. Come si fa a dirgli di no? Naturalmente anche il Pd, che però è un vero partito, ora è spaccato in due e forse in tre parti. Un editoriale di Eugenio Scalfari su la Repubblica.