Elezioni, flop del Pd, successo grillino

Quale fine ha fatto il grande consenso ottenuto da Renzi alle Europee di due anni fa? All’inizio della sua esperienza di governo: di fatto, l’ultimo grande appuntamento elettorale prima di questo. Allora si concentrarono sul neo presidente del Consiglio speranze trasversali, mentre oggi parecchi voti in libera uscita sono tornati alla base o passati ai Cinquestelle; allora c’era la luna di miele per gli ottanta euro in busta paga, oggi il clima sociale è più simile a quello che si è respirato durante molti altri governi della storia italiana. L'editoriale di Andrea Sarubbi sul Messaggero Veneto.

Amministrative, Renzi ha perso, il M5S ha vinto

Leggi tutto...

Amministrative e referendum, il premier gioca d'azzardo

A Renzi interessa un solo scontro, quello di ottobre, nel referendum sulla riforma costituzionale. Su questa battaglia il premier ci ha messo la faccia, come si usa dire e lui ha detto. Dichiarando che se la perderà, andrà a casa, nel senso che abbandonerà la vita politica. Per fare cosa? A questo punto i gossip si sprecano. Il più insistente sostiene che Matteo intenda seguire le orme di Tony Blair, l' ex leader laburista inglese. Come lui girerà il mondo facendo conferenze. E portando a casa sacchi di euro. Ma il premier non è affatto rassegnato a perdere. Infatti ha già spiegato come intende muoversi. Nell' ultimo incontro pubblico a Firenze, ha annunciato la nascita di diecimila comitati o gruppi di fuoco che andranno di casa in casa a spiegare l' assoluta necessità di votare sì al referendum. Dovranno muoversi con la tenacia dei Testimoni di Geova, gente tosta che non si ferma davanti a una porta chiusa. L'opinione di Giampaolo Pansa su Libero.

Renzi, l'Italia è a un bivio

Leggi tutto...

Pd, un errore sottovalutare le elezioni del 5 giugno

Milletrecentosessantotto Comuni, tra i quali ventisei capoluoghi di provincia, la Capitale d’Italia e ben altre quattro città metropolitane (Milano, Torino, Napoli e Bologna). È un voto importante quello del 5 giugno, un test che potrebbe equivalere, fatte le debite proporzioni, alle elezioni di midterm del sistema americano, sul quale si misurano i presidenti a metà della loro amministrazione. È vero che qui si parla di amministrazioni locali e niente cambierà nelle (già variabili) maggioranze parlamentari; ma la valenza politica del voto è evidente, sia per la quantità di elettori coinvolti che per il momento in cui cade. Tanto più che il premier Matteo Renzi non è arrivato al governo dopo un voto popolare, ma per avvicendamento con il non consenziente Enrico Letta, e si trova così davanti alla prima prova elettorale rilevante, dopo quella delle europee, giunta appena tre mesi dopo il suo arrivo a Palazzo Chigi. L'editoriale di Roberta Carlini sul Messaggero Veneto.

Amministrative, i rischi che corre il governo

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .