Amministrative del 2016, una sfida per il governo

Non ci sono alternative, all'orizzonte, al governo Renzi. Probabilmente a favore del premier e del Pd gioca il timore di un salto nel buio. Ma non ci giureremmo su. E in ogni caso, prima di mettersi ad almanaccare sulle elezioni politiche prossime venture, sarebbe il caso di guardare con più attenzione alle elezioni comunali imminenti. A Milano e a Napoli, si capisce. Ma soprattutto a Roma che, in Italia e fuori, non è considerata esattamente alla stregua di Parma, Livorno o Civitavecchia. Esagera Grillo a sostenere che, se riuscirà a prendere la capitale, prenderà l’Italia. Ma basta fare quattro chiacchiere in città, anche con persone che con il grillismo hanno poco da spartire, per capire che l’ipotesi della conquista di Roma da parte del Movimento Cinque Stelle rientra di sicuro nell’ambito del possibile, e forse anche in quello del probabile. Se scoppiasse una simile bomba, non sarebbe facile derubricare l’evento, su cui si concentrerebbe l’attenzione dei media di tutto il mondo, al rango di un fatto politico importante, sì, ma in ultima analisi locale. Un'analisi di Paolo Franchi sul Corriere della Sera.

Renzi, un uomo solo al comando ma ha paura del M5S

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I guai locali nel Pd, le amministrative in estate

A Palazzo Chigi coltivano l’idea di fissare il turno delle amministrative previste nel 2016 alle soglie dell’estate, nella seconda domenica di giugno: il 12. Quel giorno si voterebbe per le cinque città politicamente più significative del Paese: Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna, che – a prescindere dal Pil e dal numero di abitanti – nell’immaginario collettivo resta la «capitale» della sinistra tradizionale. E il ballottaggio sarebbe fissato il 26 giugno, in estate, in una domenica nella quale gli elettori meno «motivati» non torneranno alle urne. Un tempo a disertare erano gli elettori di destra, più abbienti, in questa stagione politica è complicato fare previsioni su quali saranno gli elettori più «motivati», quelli pro o quelli contro? Un articolo di Fabio Martini su La Stampa.

Furbata del premier, rinviare le amministrative

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Amministrative, spina nel fianco del Pd

Per il Pd il bilancio di queste elezioni amministrative non è affatto positivo. Dei dodici capoluoghi in cui si è votato domenica otto erano governati dal centrosinistra, quattro dal centrodestra. Il Pd con i suoi alleati oggi ne governano quattro. Eppure i suoi candidati erano arrivati in testa al primo turno in undici comuni su dodici. Il partito del premier ha conquistato Mantova e Trani ma ha perso Venezia, Arezzo, Fermo, Matera e Nuoro. Brucia il caso di Venezia ma brucia ancora di più il caso di Arezzo. Un articolo di Roberto D'Alimonte su Il Sole 24 Ore.

 

Il Pd ha perso e (miracolo!) Renzi se ne è accorto

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