Obama ha chiesto che l'Europa combatta l'Isis da sola

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Crisi mediorientale: senza garanzie americane, si voleva spingere l’Europa a considerare la sicurezza regionale un proprio compito. Un’unione politica europea, possibile fino al 2003, avrebbe creato una strategia di difesa unica. Come sappiamo invece il crescente populismo, il fallimento del progetto costituzionale e la crisi dell’euro hanno invertito il processo di integrazione. Anziché l’Europa, hanno ripreso un ruolo potenze regionali come la Russia, per le quali è vitale controllare risorse naturali. L'editoriale di Carlo Bastasin su Il Sole 24 Ore.

Un'Europa disunita affronta una crisi senza precedenti

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L'Europa ha le ruote sgonfie ed è pure miope

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Troppo concentrata a tentare di contenere il fuoco nel disastrato focolare di Atene, l’Europa non ha visto l’incendio che si preparava a mandarle in fiamme la casa: tra catastrofe umanitaria creata da centinaia di migliaia di rifugiati, in fuga dalle guerre in Siria, Irak, Afghanistan, Libia, che si accalcano alle sue frontiere, la questione ucraina e l’equazione russa che scuotono troppe certezze politico-strategiche seminando destabilizzazioni prima di tutto psicologiche soprattutto a Est, la crisi di identità della Nato che si intreccia a un legame transatlantico stressato, sempre più problematico. L'editoriale di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

Il motore ingrippato di una miope Europa

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Il doppio volto di Angela, la cancelliera di ferro

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La crisi dei rifugiati, l’esodo da regioni ormai politicamente destabilizzate, viene visto esclusivamente come una tragedia umanitaria, tralasciando gli aspetti politici. Si badi bene, si tratta di una tragedia umanitaria, ma anche la crisi del debito sovranoscoppiata nel 2010 presentava alcune delle caratteristiche che contraddistinguono questo fenomeno. Tuttavia è stata gestita come un fenomeno esclusivamente politico. Per chi non è d’accordo con questa analisi basta ricordare l’impossibilità di acquistare farmaci all’estero da parte degli ospedali e delle farmacie greche, l’epidemia dei suicidi, la disoccupazione oltre il 50 per cento, la contrazione del 25 per cento del Pil nel giro di meno tre anni. Ai greci che sprofondavano nella povertà noi europei non abbiamo offerto nessun appoggio umanitario né mostrato alcuna comprensione. L'editoriale di Loretta Napoleoni su Il Fatto Quotidiano.

Merkel ha affossato la Grecia, cambia disco con l'immigrazione siriana

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