Le ragioni per cui la flotta ombra di Mosca è un problema

Le ragioni per cui la flotta ombra di Mosca è un problema

La Russia ha aggirato le sanzioni imposta da Ue e Usa

Una flotta parallela, composta da circa 1.400 imbarcazioni la cui proprietà non è ben chiara, che opera nel tentativo di aggirare le sanzioni imposte alla Federazione Russa dal resto del mondo. La shadow fleet di Mosca è uno degli strumenti più importanti impiegati dal Cremlino per sostenere la sua “economia di guerra”: grazie ad essa, Mosca continua a vendere il proprio combustibile fossile ai compratori disposti ad acquistarlo, ignorando sia l’embargo che il price cap promossi dal blocco occidentale (...) Nelle ultime settimane, le attività della flotta hanno registrato un incremento nell'area appena fuori dall'isola svedese di Gotland, sul Mar Baltico. Attirando l'attenzione della Nato, per la sensibilità strategica che ricopre il settore (l'isola di Gotland è, dopo l'integrazione della Svezia, uno die punti focali della postura militare Nato nel bacino del Baltico) ma anche dei gruppi ambientalisti come Greenpeace. La minaccia rappresentata dalla flotta ombra di Mosca è infatti anche di carattere ambientale: le attività di trasbordo illegali del petrolio, non regolamentate e assolutamente irrispettose degli standard, rischiano di causare un eco-disastro. A questo si aggiungono i rischi, tanto economici quanto ambientali, legati a possibili speronamenti da parte delle navi fantasma di Mosca. Elisabeth Braw, in un intervento su Foreign Policy, ha sottolineato come simili incidenti siano già stati registrati in prossimità di Danimarca e Svezia, fortunatamente senza conseguenze di carattere ecologico, probabilmente poiché i serbatoi di questi vascelli erano già stati svuotati. Ma il rischio di incidenti futuri rimane alto. Il commento di Lorenzo Piccioli si Formiche.

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