Italia in Africa, tra visione e interesse nazionale

Italia in Africa, tra visione e interesse nazionale

L'Ialia, Meloni e il suo piano Mattei per l'Africa

L’Italia deve individuare e promuovere la propria azione in una ben definita serie di Paesi, selezionati in base ai possibili effetti e alla reale capacità d’intervento della proiezione nazionale. In tal modo, sul piano della politica e della sicurezza, le aree del Nord Africa e del Corno d’Africa assumono una rilevanza prioritaria per l’Italia, dove è necessario concentrare energie e sforzi investendo in una pluralità di iniziative di carattere diplomatico, culturale, economico e securitario. Al tempo stesso, tuttavia, e soprattutto sul piano della sicurezza, bisognerebbe evitare di espandere la capacità di proiezione nazionale nella vasta e ingestibile area del Sahel, dove qualsiasi sforzo dimensionale, tanto nazionale quanto collettivo attraverso l’Unione europea, risulterebbe vano. Ultimo, ma non certo per ultimo, l’Italia deve vincere la sua tradizionale ritrosia ad adottare strategie di soft power in Africa, investendo in modo concreto e non simbolico sulla proiezione culturale e linguistica italiana. Il commento di Nicola Pedde, direttore dell'Institute for global studies e professore di Geopolitica dell'energia, sul sito Formiche.

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