Addio al titolo di "dottore"

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Nel 2005 i paesi Ocse ospitavano il 60 per cento dei 94 milioni di persone tra i 25 e i 34 anni con formazione terziaria. Oggi questi laureati sono saliti globalmente a 150 milioni e la maggioranza risiede nei paesi del G20 non-Ocse: secondo le proiezioni, entro il 2030 ospiteranno il 70 per cento dei laureati nella fascia di età 25-34 (figura 1). Un editoriale di Piero Martin su Il Fatto Quotidiano.

Sempre meno laureati

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I nostri ragazzi studiano in Italia e all'estero

Si può studiare Architettura al Politecnico di Milano e insieme anche in Messico, Venezuela, Turchia; Agraria a Padova e in Danimarca, ottenendo due titoli validi in entrambi i Paesi; Filosofia a Bologna e in Germania; Sociologia a Trento e in Spagna; Cooperazione internazionale alla Sapienza di Roma e in Colombia; Ingegneria delle Telecomunicazioni al Politecnico di Torino e in Cina. Centinaia di «doppie» porte, aperte sul mondo. «La tesi di laurea viene discussa in Italia, ma spesso c’è la partecipazione via Skype della commissione dell’università convenzionata, che può essere a migliaia di distanza» - spiega la docente milanese. Così Antonella De Gregorio sul Corriere della Sera.

Un diploma di laurea non basta più...

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