Caduto Marino, sindaco coraggioso cercasi

Attenzione a non fare del Pd e della politica un capro espiatorio. Proprio la vastità delle disfunzioni, delle inadeguatezze, dei mali di ogni tipo venute alla luce così clamorosamente negli ultimi due anni mostrano, lo ripeto, che a Roma c’è una realtà sociale diffusa che è guasta, che troppi gruppi sociali, troppi organismi, troppi ambienti, sono intimamente corrotti. In troppi sono abituati a non avere alcun senso civico, a non rispettare nessuna regola, a evadere tutto ciò che è possibile evadere, ad abusare di ogni possibilità di abuso. In un tale panorama sconsolante la politica trova un suo limite oggettivo: non si possono raddrizzare le gambe ai cani. Se non si vuole essere faziosi, il caso Marino mostra anche questo. Precisamente perciò potrebbe essere proprio la politica a cercare di riguadagnare l’onore perduto dando essa, una volta tanto, una lezione alla cosiddetta società civile. L'editoriale del prof. Galli Della Loggia sul Corriere della Sera.

Roma, impossibile governarla per i troppi interessi in gioco

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Le bevute di Ignazio e di... Matteo

In qualsiasi regione italiana (quelle delle inchieste su Mutande verdi e Nutelle varie) Marino sarebbe già indagato per peculato. A Roma la procura è assai tenera con lui, e molto attenta agli equilibri interni del Pd (se ricordate il procuratore capo svelò Mafia capitale a un convegno del Pd, cosa mai accaduta prima). Ma di fronte all’evidenza non può girarsi dall’altra parte. Prima che un caso giudiziario quello Marino è un caso morale e politico. Quanto deve ancora sputtanare la capitale d’Italia e il Pd prima che Matteo Renzi e Matteo Orfini si decidano ad allontanarlo? La difesa fin qui tenuta, “è perbene”, ormai fa acqua da ogni parte. L'editoriale di Franco Bechis su Libero.

Le bugie dell'onesto (!) Ignazio Marino

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Marino non ha capito Roma, i romani hanno capito Marino

Lo stile di Roma è quello documenato da www.romafaschifo, con i ratti che hanno invaso il quartiere Prati, con le foto delle persone che defecano a cielo aperto dentro la stazione Termini… Casamonica più che zingarismo è neo romanesco, lo stile greve da cui gli italiani vorrebbero ormai allontanarsi, quello stesso che domina nei programmi televisivi. Marino colpevole? No, assente. Al punto che in Texas potrebbe restarci sino a Natale e nessuno se ne accorgerebbe a parte i vignettisti e gli autori di satira che, comunque, sono anch’essi in difficolta perché Marino è oltre l’ironia di Longanesi sul non esserci, sul non accorgersi e sull’arrivare tardi: “spiacenti, il nostro inviato speciale si è perduto per causa pioggia”. L'editoriale di Francesco Merlo su la Repubblica e sul sito www.francescomerlo.it.

Roma senza sindaco, Marino ai Caraibi

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