La ricetta (amara) per il premier: tagliare le spese, innanzitutto per evitare un aumento dell’Iva e poi per poter ridurre stabilmente le aliquote fiscali. Ma i tempi sono cruciali. È in atto una timida ripresa dell’attività economica, per ora sostenuta soprattutto dalla domanda di esportazioni grazie alla svalutazione dell’euro. Il momento per agire è oggi. Bisogna far sì che la ripresa si consolidi e per farlo non bastano le esportazioni. Dopo il cambiamento epocale intervenuto nel mercato del lavoro grazie al Jobs act occorre convincere famiglie e imprese che la pressione fiscale sul lavoro scenderà, non solo sui nuovi assunti, ma su tutti i lavoratori. E il solo modo per farlo credibilmente è tagliando la spesa. Un editoriale di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera.

Allarme rosso per Renzi, conti pubblici alla deriva

Le Pmi raggruppate in Unimpresa parlano di "finanze pubbliche consegnate agli avvoltoi della speculazione", qualificati osservatori temono che il potere negoziale del Tesoro si riduca, e ne segua un drenaggio miliardario di liquidità pubblica altrimenti non dovuta. Un articolo di Andrea Greco su la Repubblica.

Paura derivati, i conti dello Stato in mano a dilettanti allo sbaraglio

Un articolo sul Fatto Quotidiano di Marco Quarantelli illumina, e di parecchio, i segni dell'incapacità di uno Stato, il nostro, di gestire da buon padre di famiglia i propriì beni. E' segno di una lunga serie di fallimenti che accomuna tutti i governi, quelli di centrodestra come quelli di centrosinistra.

Dismissioni di beni immobili pubblici, vent'anni di errori su errori