Caduto Marino, sindaco coraggioso cercasi

Attenzione a non fare del Pd e della politica un capro espiatorio. Proprio la vastità delle disfunzioni, delle inadeguatezze, dei mali di ogni tipo venute alla luce così clamorosamente negli ultimi due anni mostrano, lo ripeto, che a Roma c’è una realtà sociale diffusa che è guasta, che troppi gruppi sociali, troppi organismi, troppi ambienti, sono intimamente corrotti. In troppi sono abituati a non avere alcun senso civico, a non rispettare nessuna regola, a evadere tutto ciò che è possibile evadere, ad abusare di ogni possibilità di abuso. In un tale panorama sconsolante la politica trova un suo limite oggettivo: non si possono raddrizzare le gambe ai cani. Se non si vuole essere faziosi, il caso Marino mostra anche questo. Precisamente perciò potrebbe essere proprio la politica a cercare di riguadagnare l’onore perduto dando essa, una volta tanto, una lezione alla cosiddetta società civile. L'editoriale del prof. Galli Della Loggia sul Corriere della Sera.

Roma, impossibile governarla per i troppi interessi in gioco

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Le mani di Marino sulle tasche dei romani

Non si capisce bene infatti (se non a pensare male) per quale motivoil comune mortale debba far rientrare le “spese impreviste” nello stipendio che riceve mensilmente o tutt’al più farsi rilasciare ricevuta per poi chiedere rimborso mentre per un Sindaco (con un misero stipendio da 4.500 Euro al mese) tutto ciò non valga con il privilegio di una carta (senza limiti?) da usare tranquillamente per uno spaghetto all’aragosta o una cena (in famiglia?) in un ristorante di lusso della capitale (per non parlare dei viaggi). Un articolo di Andrea D'Ambra su il Fatto Quotidiano. 

Cene e viaggi di Marino. Perché non imitare gli inglesi?

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Le bevute di Ignazio e di... Matteo

In qualsiasi regione italiana (quelle delle inchieste su Mutande verdi e Nutelle varie) Marino sarebbe già indagato per peculato. A Roma la procura è assai tenera con lui, e molto attenta agli equilibri interni del Pd (se ricordate il procuratore capo svelò Mafia capitale a un convegno del Pd, cosa mai accaduta prima). Ma di fronte all’evidenza non può girarsi dall’altra parte. Prima che un caso giudiziario quello Marino è un caso morale e politico. Quanto deve ancora sputtanare la capitale d’Italia e il Pd prima che Matteo Renzi e Matteo Orfini si decidano ad allontanarlo? La difesa fin qui tenuta, “è perbene”, ormai fa acqua da ogni parte. L'editoriale di Franco Bechis su Libero.

Le bugie dell'onesto (!) Ignazio Marino

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