Angela Merkel fa il salto, da Berlino a Bruxelles

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Il quadro politico che si prefigura a livello europeo gioca nella direzione giusta per Angela Merkel. Secondo le proiezioni attuali sul voto di maggio 2019 per il Parlamento europeo, non solo i partiti euroscettici non avrebbero chance di ottenere la maggioranza dei seggi, ma si fermerebbero a circa metà dei voti dei partiti pro-europei. Inoltre, anche la distribuzione dei voti tra i partiti europeisti presenta aspetti favorevoli alla nomina di un candidato come Merkel. Il commento di Carlo Bastasin su Il Sole 24 Ore.

2019, l'Ue cambia registro ( e regista)

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L'aumento dello spread, l'incubo di Matteo e Luigi

Palazzo Chigi teme un attacco speculativo che ci può riportare indietro nel tempo: c'era il governo Berlusconi che nel 2011 fu letteralmente spazzato via a suon di... spread alle stelle. E l'Italia finì nelle stalle! Oggi, dopo l'avvento di un cosiddetto giallo-verde, con due vice presidenti del Consiglio che sbraitano, un giorno sì e l'altro pure, contro i vertici della Commissione Europea, il caso italiano desta grande preoccupazione, visto che la manovra finanziaria appena avviata potrebbe essere bocciata da Bruxelles e dai risparmiatori. La seconda: l’ombrello della Bce, cioè l’acquisto di titoli del debito pubblico italiano, già un po’ chiuso, sta per essere definitivamente riposto. Insomma, se il Tesoro non dovesse trovare acquirenti sufficienti dei titoli del debito, se ci fosse un nuovo choc, l’Italia si troverebbe ad affrontarlo da sola e a petto nudo. Il commento d Roberto Manfellotto sul Messaggero Veneto.

E' scontro aperto tra Palazzo Chigi e vertici Ue

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Banche italiane in crisi per colpa di Palazzo Chigi

Il risultato di questa gestione delle politiche europee è che oggi ci troviamo con un’Italia stretta all’angolo per colpe proprie (e senza un piano B) che implora la Commissione di approvare una bad bank in odore di aiuti di Stato e urla al complotto, inasprendo le relazioni non solo con la sgangherata presidenza Juncker, ma soprattutto con quei Paesi che il “complotto” l’hanno accettato e che oggi dovrebbero essere nostri alleati per far passare provvedimenti chiave come il meccanismo di protezione dei depositi europeo. Al coro degli stonati, si aggiunge poi la richiesta pubblica della Consob alle banche quotate se avessero ricevuto la lettera d’informazione della Bce sui crediti deteriorati. La notizia getta benzina sul fuoco dell’incertezza e mostra anche l’incapacità di coordinamento tra autorità nazionali. L'analisi di Diego Valiante su il Fatto Quotidiano.

Crisi bancarie, Italia nell'angolo per colpe proprie

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