Italia in difficoltà, l'Ue la ritiene inaffidabile

La Commissione europea ha le sue competenze e i suoi comprensibili tic nervosi. Deve evitare di essere considerata parziale e incline a chiudere un occhio, soprattutto quando un caso concerne i partner maggiori, e non ha dimenticato che cosa accadde quando Francia e Germania furono autorizzate a violare il patto di Stabilità. Non esercita la sorveglianza sulle piccole banche, riservata alle banche centrali nazionali, ma è certamente competente quando esiste il rischio che un salvataggio si trasformi in un aiuto di Stato. Non è tutto. L’Italia non sta rispettando gli impegni assunti sul livello del proprio deficit e il suo presidente del Consiglio ha annunciato le nuove spese per la sicurezza con dichiarazioni che a Bruxelles, probabilmente, non sono piaciute. Anche sul problema dell’immigrazione vi sono stati momenti in cui l’Italia è stata accusata di eludere le norme sulla registrazione dei profughi e le regole dell’accordo di Dublino. E generalmente, infine, è uno dei Paesi che più frequentemente è stato denunciato per essersi sottratto agli obblighi comunitari. L'editoriale di Sergio Romano sul Corriere della Sera.

L'Italia, in Europa, conta meno di zero

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Mario Monti ha salvato l'Italia? Balla colossale

Le politiche imposte da Monti hanno distrutto la domanda interna col solo scopo di ripianare la bilancia commerciale squilibrata dall’euro. (Il perché ho provato a spiegarlo a Beppe Servegnini qui. Se preferite l’impatto visivo, fate clic qui. Se avete voglia di capire ancora meglio il perché l’euro strangola l’economia italiana allora potete fare clic qui qui qui. Se non volete capire nulla, è un problema vostro.) In questo senso l’austerità funziona. L’Italia compra prodotti tedeschi perché l’euro li rende convenienti e l’unico modo (restando nell’euro) per far sì che l’italiano la smetta di acquistare prodotti esteri è fare in modo che la smetta di acquistare prodotti. La ricostruzione di questo periodo storico da parte di Alessandro Greco su il Giornale.

Un po' di cronaca sugli ultimi anni della politica italica

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Aiuti ad Atene, Juncker si difende

  • Pubblicato in Esteri

Parla il presidente della Commissione Europea: "Temo il sentimento che si è diffuso in Europa dopo questa umiliazione. Ho notato in molti paesi una rabbia antigreca che si spiega con motivi di politica interna e si limita a vedere l'aspetto economico delle cose. Ci dimentichiamo gli aspetti sociali della crisi. C'è una storia di disamoramento perché molti paesi erano più concentrati sugli aspetti della propria politica interna che sulla soluzione del problema. Mi sorprende comparare le reazioni in Europa del Nord e in Grecia, ancora oggi esistono risentimenti. Ho sperato che questi risentimenti non tornassero più, ma invece sono risorti. Ho sempre considerato la costruzione europea come un edifico fragile, la crisi greca ce lo ha mostrato: ora è tutto possibile, i vecchi demoni, i risentimenti, ci sono nazioni contro le altre". Un'intervista al presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker su la Repubblica di Beatrice Delvaux e Jurek Kuczkiewicz.

Juncker deluso per il montante 'antieuropeismo

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