Crisi bancarie e crisi politica vanno a braccetto

Crisi bancarie e crisi politica vanno a braccetto

Il peggior difetto della classe dirigente italiana è il conformismo autoassolutorio. La vicenda bancaria ne è una prova. Dopo la crisi dei subprime del 2008 (il crollo dei fondi immobiliari oggi suona sinistramente simile), le reazioni dei governi sono state diverse. Molte tempestive e adeguate. Gli americani hanno usato fondi pubblici per salvare i loro istituti. Così è stato nel mondo anglosassone. I tedeschi lo hanno fatto a piene mani (447 miliardi) finché le regole europee glielo hanno consentito e persino oltre. Gli spagnoli si sono affidati al fondo europeo. Cioè hanno messo a posto le loro banche anche con soldi nostri. Una beffa se si pensa che i guai di Monte Paschi nascono dal folle acquisto, nel 2007 per nove miliardi, di Antonveneta da Santander! Ci siamo cullati nella retorica nazionalista che le nostre banche, non avendo esagerato con i derivati, fossero immuni.L'editoriale di Ferruccio De Bortoli sul Corriere della Sera.

Quanto soffriamo per le nostre banche!

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