Banche, le colpe dei risparmiatori (per Padoan)

 A proposito dei risparmiatori truffati con le obbligazioni sia di Mps che delle quattro banche in risoluzione (Etruria e le altre), e del diverso livello di rimborsi previsti dai decreti dell’esecutivo dello scorso anno e del recente salva-banche. Per Padoan le banche sono state un po’ colpevoli, ma lo sono stati soprattutto i risparmiatori, magari per assenza di una necessaria “educazione finanziaria”. Secondo il ministro dell’Economia infatti “chi corre un rischio si pone nella condizione di assorbire una eventuale perdita. Tuttavia sappiamo che alcune banche hanno venduto prodotti a risparmiatori che per il loro profilo non avrebbero dovuto investire in quei prodotti. Si è trattato di comportamenti impropri e in alcuni casi illeciti”. Il commento di Franco Bechis su Libero.

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Banche italiane sempre più in difficoltà

Negli ambienti finanziari milanesi ormai lo si dice da tempo ma nessuno finora ha mai osato gridarlo ad alta voce. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan non è all’altezza della situazione, soprattutto per quanto riguarda la materia bancaria. È un bravo economista, come dimostra il suo curriculum, ma non ha la competenza tecnica che richiederebbe una situazione molto difficile e delicata come quella che sta attraversando l’Italia e le sue banche. L'editoriale di Giovanni Pons su la Repubblica.

Merkel manda la Troika a Palazzo Chigi

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Crisi Mps, le responsabilità di Palazzo Chigi

A metà luglio 2016 la Bce scrisse al Monte dei Paschi di Siena avvisando la banca che si rendeva necessario un aumento di capitale e dandole tempo fino al 31 dicembre per realizzarlo. Sia la banca che il governo sapevano da mesi che questa lettera sarebbe arrivata: certamente non una sorpresa. Si avviarono le procedure, ma di fronte all’incertezza politica associata all’imminente referendum si decise di rimandare tutto a dicembre. Arrivati al 5 dicembre fu chiaro che non si sarebbero trovati 5 miliardi di euro in tre settimane. La banca chiese allora di rimandare di un mese la scadenza del 31 dicembre. L'editoriale di Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera.

Banche, le colpe del governo Renzi

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