La patata pollente nelle mani di Gentiloni

La questione bancaria e la questione economica, a partire dai provvedimenti di esecuzione previsti dalla manovra votata in un lampo, sono la priorità e richiedono un impegno politico almeno pari a quello altrettanto necessario per garantire al Paese una legge elettorale omogenea tra le due Camere. L'analisi di Roberto Napoletano su Il Sole 24 Ore.

L'Europa non capisce (o fa finta di non capire), l'Italia ha colpe

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Renzi alle prese con il caso (disperato) Mps

Jp Morgan in soccorso del premier per la vicenda Mps. Il prestito guidato dalla banca d'affari americana sarebbe concesso con la garanzia di tutti i non performing loans. Se qualcosa dovesse andare storto, la banca d’affari si prenderebbe tutti i 28 miliardi a un prezzo effettivo di 18 centesimi contro i 33 riconosciuti alla banca, di cui 27 pagati subito. Il margine di guadagno potenziale sarebbe elevatissimo. E Atlante, cui partecipano 69 istituzioni italiane, compresa la Cassa depositi e prestiti con i soldi del nostro risparmio postale, perderebbe tutto

Monte dei Paschi di Siena anno zero. L'ennesimo

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Super stipendi per manager di banche fallite (o quasi)

Ventidue milioni complessivi per Intesa Sanpaolo. Oltre 29 milioni per Unicredit. Più di 24 milioni per il Banco Popolare. Tredici milioni e mezzo per Ubi. Sette milioni per Mps, che salgono a quasi 19 se si considerano anche i 92 dipendenti che “assumono rischi in modo significativo”. Oltre 12 milioni ciascuna per le disastrate Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che tra maggio e giugno sono finite entrambe in pancia al fondo Atlante. Tanto, nel 2015, sono costati alle maggiori banche italiane e a quelle più in crisi stipendi, bonus e buonuscite versati ai loro amministratori, dirigenti con responsabilità strategiche e membri dei collegi sindacali o consiglieri di sorveglianza. Che nel frattempo, in molti casi, varavano piani di ristrutturazione lacrime e sangue conditi da migliaia di esuberi. Per non parlare del mix pericoloso di crediti deteriorati (360 miliardi di cui 200 di sofferenze lorde) e scarsa redditività che ha reso gli istituti della Penisola il primo bersaglio delle turbolenze borsistiche seguite all’entrata in vigore della direttiva sul bail in. L'articolo di Chiara Brusini su il Fatto Quotidiano.

I super stipendi del tutto ingiustificati dei manager bancari

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