L’arte come chiave di lettura del mondo

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Estate alla Biennale Architettura 2023 Gli appuntamenti del Carnival.

Quattro nuovi incontri dal vivo con proiezioni, cortometraggi e tavole rotonde  animeranno, a fine agosto, la 18.Mostra Internazionale di Architettura, The Laboratory of the Future Gli incontri si terranno a Venezia domenica 27, martedì 29, giovedì 31 agosto e lunedì 4 settembre 2023 al Teatro Piccolo Arsenale, in Campo de la Tana.

Domenica 27 agosto, dalle 14.00 alle 16.00, Maghi dello spazio africano, (African Space Magicians) prevede la proiezione di due cortometraggi: il primo diretto da Black Females in Architecture, il secondo  da Nzinga Biegueng Mboup e Chérif Tall.

Seguirà una tavola rotonda moderata da Lesley Lokko su cosa significa essere un architetto “africano”, su quali sono le condizioni, le opportunità creative e le sfide che danno al termine “africano” un significato al di là di una definizione geografica o razziale.

Martedì 29 agosto, dalle 14.00 alle 16.00,Il futuro della ricerca sulla storia dell’architettura e dello spazio urbano in Africa, (The Future of Research into African Architectural and Urban History)

Una tavola rotonda presieduta e moderata dal Prof. Ola Uduku, Prof. Ikem Stanley e Prof. Nnamdi Elleh, sul futuro della ricerca architettonica africana nel continente e nella diaspora.

Quali sono i temi più urgenti della storia architettonica e urbana africana che richiedono un’indagine accademica? Chi dovrebbe prendersi la responsabilità di scrivere la storia architettonica e urbana africana e che tipo di approccio dovrebbe avere? Quale contributo potrebbe dare la storia architettonica e urbana africana per diventare una sfida per la pratica architettonica e l’istruzione all’architettura in altre parti del mondo?

Giovedì 31 agosto, dalle 14.00 alle 18.00,Governare, progettare ed educare per il futuro delle città, (Governing, Designing, and Educating Urban Futures)

La prima parte dell’incontro esplorerà con sindaci, economisti e figure politiche il tema della governance delle città per stabilire quali modelli economici e politici possono promuovere l’innovazione e meglio gestire la trasformazione urbana in un modo equo e positivo; la seconda parte con architetti, sociologi e esperti urbani si concentrerà su come le disuguaglianze spaziali ereditate dal passato continuino a plasmare gli attuali modelli di costruzione delle città e sulla definizione del curriculum dell’architetto, dell’urbanista e del professionista del XXII secolo.

Il simposio è organizzato congiuntamente con il Council on Urban Initiatives, piattaforma di ricerca e promozione nata nel 2021 dalla collaborazione tra UN-Habitat, UCL Institute of Innovation and Public Purpose e LSE Cities per promuovere città giuste, verdi e sane. CUI è co-presieduto da Ricky Burdett e Mariana Mazzucato, che modereranno l’incontro insieme a Lesley Lokko.

Lunedì 4 settembre, dalle 14.00 alle 16.00, Costruire i futuri dell’Africa, (Building African Futures)

Gli edifici plasmano la politica, articolando relazioni di potere nei modi in cui sono progettati, costruiti e utilizzati. Gli edifici pubblici dell’Africa – parlamenti, ministeri, palazzi presidenziali, tribunali, uffici dei registri pubblici, stazioni di polizia – riflettono la complessità e l’ambiguità della politica dei vari Stati. Ricercatori e studiosi che hanno lavorato a questo progetto di ricerca a più livelli esamineranno in una tavola rotonda l’interazione dei cittadini con gli edifici dello Stato, concentrandosi in particolare su Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Ghana, Sudafrica e Zimbabwe. Durante l’incontro sarà proiettato un documentario.

Patrizia Lazzarin, 19 agosto 2023

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Matisse e i fauves in mostra a Basilea

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Il gruppo dei Fauves, fecero  il loro esordio a Parigi,  al Salon d’Automne del 1905 e subito gli venne appiccicata l’etichetta che li accorpa al mondo animale. Fauves, ossia belve, è il soprannome che  il critico Louis Vauxcelles coniò per loro, ironizzando sull’uso del colore con cui  creavano le opere. Il critico fece notare che una scultura finita tra le tele degli Espressionisti  faceva pensare a Donatello fra le belve, esprimendo così  lo shock dell’alta borghesia parigina di fronte a quei colori sgargianti, quasi violenti, che rompevano con le convenzioni dell’accademia e della rappresentazione naturalistica.

In seguito questi quadri avrebbero influenzato profondamente l’arte europea, a partire dal Cubismo.


Dal prossimo 2 settembre fino al 21 gennaio 2024, la parabola di una delle prime avanguardie novecentesche viene narrata al Kunstmuseum di Basilea nella mostra Matisse, Derain and Friends, che riunirà capolavori provenienti da prestigiose collezioni europee e americane come il Centre Pompidou di Parigi, il MoMa e il MET di New York, la Tate di Londra, il Musée Matisse di Nizza e la National Gallery of Art di Washington.


Saranno  160 le opere di artisti in mostra: dal caposcuola Henry  Matisse, a Andrè Derain, Maurice Vlaminck, Georges Braque, Kees Van Dongen … Insieme ci daranno la misura della  rivoluzione da loro ideata e sperimentata. Fecero uso di  un colore immediato, spontaneo che emerge  in primo piano sulle tele. Vlaminck e Derain, rifacendosi a Van Gogh si misurarono con una pennellata che ne rifletteva il temperamento intento a staccare in maniera dirompente con gli insegnamenti accademici. In Matisse la lezione del pointillisme, dei post impressionisti  Cross e Signac, si trasforma grazie anche agli influssi della pittura dei Nabis e di Gauguin e, poi ancora di Cezanne, per un’arte che sembra recuperare idiomi di un mondo barbarico nella sua linearità e semplicità. Alcuni pittori come Kees Van Dongen  ebbero  invece un’attitudine maggiore verso la decorazione. In tutti c’era un rifiuto per l’imitazione della realtà. Il colore diventa lo strumento per elaborare e tradurre le emozioni. In contrasto con la generazione degli Impressionisti, essi  prediligevano colori puri, spesso accostati in modo insolito, talvolta stridente, abbandonando così la gradualità del chiaroscuro.

I Fauves non seguivano tuttavia regole o manifesti: ciò che li univa, abbiamo visto, era l’interesse per i dipinti post-impressionisti di Georges Seurat, Vincent Van Gogh, Paul Cézanne e Paul Gauguin. Nel 1905 Matisse e Derain trascorsero insieme l’estate a Collioure, un villaggio di pescatori nel sud della Francia, e qui maturarono le idee alla base di un linguaggio che avrebbe fatto proseliti tra gli artisti più innovativi del momento.


A Basilea scopriremo anche il volto femminile del movimento: la mostra svelerà come le donne vi abbiano svolto un ruolo vitale, anche se raramente riconosciuto. Lo vedremo  attraverso le opere di artiste come Marie Laurencin, Émilie Charmy, Sonia Delaunay, ma soprattutto si potranno conoscere figure come quelle di Amélie Parayre-Matisse, moglie del grande maestro, e della gallerista Berthe Weill, che offrirà per la prima volta in una mostra l’occasione di indagare sulle relazioni del Fauves con il mercato dell’arte.

Patrizia Lazzarin, 17 agosto 2023


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Cortonantiquaria 61° edizione

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Apre il 19 agosto, al Centro Convegni Sant'Agostino, il prestigioso evento  che  integra  storia ed  arte grazie a  opere provenienti dall’Italia e dal mondo. Promossa  dal  Comune  di  Cortona  e  da  Cortona  Sviluppo,  la manifestazione  che è giunta alla  sessantunesima edizione,  consente  ai visitatori di ammirare un  ricchissimo patrimonio di  complementi di arredo e oggetti quotidiani. Per l’edizione 2023 partecipano più di venti espositori.

Fra le opere presenti che si vogliono ricordare troviamo un dipinto della scuola di Giacinto Brandi raffigurante la predica di San Giovanni, una piccola scultura in terracotta policroma del XVIII secolo, della scuola napoletana, raffigurante una Madonna con  Bambino e  un  cassettone  fiorentino  delle  botteghe  Granducali  in  radica  di noce  intarsiato  alla  maniera olandese.

E poi ancora un  leggio  da  coro  laccato  che  fa  rivivere  le  atmosfere  della  Spagna  seicentesca,  mentre  nella seicentesca  Messina  ci  riporta  una  scultura  con  fanciullo  che  cavalca  un  tritone.  Il  viaggio  continua  nel Caucaso con un antico tappeto con motivo ad alberi.    

A Cortona per l’occasione  potremmo ammirare anche  la mostra dedicata ai seguaci dei Macchiaioli, dal titolo Livorno. L’eredità della pittura  macchiaiola  da  Ulvi  Liegi  a  Oscar  Ghiglia, a  cura  di  Simona  Bartolena.

 Nel programma di iniziative  che si legano alla manifestazione  vi è  il  Premio Cortonantiquaria,  conferito  a  una  personalità  legata  alla  città,  particolarmente  degna  di  nota.

 Per  questa edizione verrà assegnato al prof. Vittorio Sgarbi, critico e storico dell’arte, saggista, politico e collezionista.

Speciale riconoscimento a Francesco Santucci, sassofonista cortonese, compositore e primo sax dell’orchesta RAI.

Cortona  ha  conferito  il premio   negli  anni,  a  straordinarie  personalità provenienti  da  molteplici  contesti culturali tra cui si annoverano il  critico  ed  intellettuale Philippe  Daverio,  il  grande  regista Mario  Monicelli, l’editrice  Inge Feltrinelli e il  giornalista Giovanni  Floris.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Cortona, Francesco Attesti, sottolinea il ruolo centrale della città che intrisa di  storia e meraviglia, creatività e scambio culturale, ogni anno propone il meglio dell’antica arte del fare nelle sue varie declinazioni artistiche, per conservare il bello, tramandarlo e averne cura.

        

Commenta Furio Velona, che da molti anni è direttore  di Cortonantiquaria:

la mostra di quest’anno vuole essere un viaggio, dalla Spagna al Caucaso, nell’anno in cui le riaperture portano le persone a voler ancora partire e scoprire  luoghi  e  città.  Noi  faremo  un  viaggio  fra  le  epoche,  oltre  che  fra  le  aree geografiche.  Manufatti, sculture,  tappeti,  dipinti,  tutto  testimonierà questa  nuova  apertura  che  guarda  al  futuro  attraverso  la conoscenza e l’apprezzamento per il passato e le sue arti. 

ORARI:      

lunedì, giovedì e venerdì: 10.00 - 13.00, 15.30 - 20.00

martedì e mercoledì: 15.30 - 20.00

sabato e domenica: 10:00 - 20:00

INGRESSO:         

Intero Euro 8,00 | Ridotto Euro 5,00

Patrizia Lazzarin, 15 agosto 2023

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