Stati generale della cultura 2023

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Com'è cambiato e come sta cambiando il mondo della cultura e delle produzioni culturali in Italia? Per far luce su questo e altri aspetti dell’industria culturale italiana tornano mercoledì 13 settembre gli Stati Generali della Cultura 2023, il summit del Sole 24 Ore dedicato alla cultura che quest’anno si arricchisce di un forte respiro internazionale. L’evento che si inserisce nel programma del "Forum Cultura 2023", promosso dal Comune di Milano, si svolgerà sia in presenza che in diretta streaming dalla Sala Viscontea del Castello Sforzesco a Milano a partire dalle 9:30.

Il focus della due giorni che prosegue giovedì 14 settembre a Torino nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, sarà l’investimento culturale per valorizzare e promuovere il brand Italia nel mondo.

Designeditoria mediateatro cinema come parte integrante di un patrimonio che è marchio globale riconosciuto. Senza dimenticare il rapporto pubblico-privato come sfida centrale per la crescita del settore. Questi alcuni dei temi che verranno discussi nella giornata di lavori, che inizierà alle ore 9:30, e a cui parteciperanno stakeholders privati, rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore e giornalisti del mondo della cultura con l’obiettivo di fare il punto sul brand Italia e l'immaginario a esso collegato e confrontarsi sulle sfide e le prospettive di un settore strategico per il Paese.

L’evento si configura come l’annuale appuntamento per fare il punto prima di tutto sul patrimonio culturale italiano nel mondo argomento del quale discuterà Antonio Tajani, Ministro degli Esteri in dialogo con Fabio Tamburini, Direttore de Il Sole 24 Ore. L’intervento del Ministro darà il via alla mattinata di lavori con la prima tavola rotonda che tratterà proprio il tema del brand Italia nel mondo con le testimonianze di Antonio de Matteis, Amministratore Delegato del Gruppo Kiton, Direttore Creativo Menswear, Presidente Pitti Immagine, Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo e Marco Vidal, Direttore Generale Mavive SpA, CEO The Merchant of Venice Srl.

Il lavoro culturale: scenari e prospettive è l’argomento principe della seconda tavola rotonda del quale discuteranno Francesco Billari, Rettore Università Bocconi, Innocenzo Cipolletta, Presidente Confindustria Cultura Italia, e Francesco Profumo, Presidente Fondazione Compagnia di San Paolo.

I lavori proseguiranno con lo spazio dedicato alla cultura dell’impresa come patrimonio di innovazione, ne faranno il punto alcune delle più importanti realtà museali nella tavola rotonda con Benedetto Camerana, Presidente Museo Nazionale dell’Automobile – MAUTO, Antonio Calabrò, Presidente MuseImpresa, Francesco Micheli, imprenditore e Elisa Storace, Curatrice Kartell Museo.

Sarà la volta subito dopo dell’esperienza dei poli di innovazione e contaminazione e come cambiano i luoghi della cultura, dialogo al quale interverranno Daniela Bruno, Vice direttrice generale FAI per gli affari culturali, Alessandro Isaia, Segretario generale Fondazione per la Cultura Torino, Giovanna Mori, Conservatore responsabile coordinamento Castello e Museo Pietà Rondanini, Enrica Pagella, Direttrice Musei Reali, e Alfonsina Russo, Direttore generale del Parco archeologico del Colosseo.

Spazio poi a metà mattinata alla testimonianza di Luigi Abete, Presidente Associazione Imprese Culturali e Creative. Subito dopo i lavori riprenderanno con lo spazio dedicato al mondo dei libri: Gianluca Daluiso, Founder Bookers e Partner CNC Media, e Martina Levato, Content creator, discuteranno del tema leggere al futuro. Subito dopo sarà la volta della cultura e società nel racconto giornalistico con le testimonianze di Diamante D’Alessio, Imprenditrice e giornalista, e Agnese Pini, Direttrice Quotidiano Nazionale. Il mondo in trasformazione delle produzioni audiovisive. È questo il fulcro della tavola rotonda sul quale si confronteranno Giuseppe De Bellis, Direttore SKY TG 24, Federica Tremolada, Managing Director Southern & Eastern Europe Spotify, e Franco Siddi, Presidente Confindustria RadioTv.

A fine mattinata verranno introdotti altri leit motiv del convegno tra cui il mercato della musica in Italia tra intelligenza artificiale e nuovi diritti con le riflessioni di Sergio Cerruti, Presidente AFI – Associazione Fonografici Italiani, e Enzo Mazza, CEO FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana. E ancora la scrittura per i nuovi media con l’analisi del caso “Mare fuori” con la testimonianza di Cristiana Farina, Sceneggiatrice e autrice.

La giornata di lavori chiuderà con il punto finale di ospiti che hanno fatto gli onori di casa in questa edizione 2023 degli Stati Generali della Cultura. Il panel di chiusura sarà affidato al confronto tra Rosanna Purchia, Assessore alla Cultura Comune di Torino, Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano, Federico Silvestri, Amministratore delegato 24 ORE Eventi, Direttore generale media and business Gruppo 24 Ore.

L’evento è aperto al pubblico. Per informazioni e iscrizioni:

https://24oreventi.ilsole24ore.com/evento-stati-generali-della-cultura-2023/

L’evento è a cura del Sole 24 Ore, How To Spend It, Radio 24, Comune di Milano e Città di Torino. Con il supporto di 24Ore Cultura. In collaborazione con Fondazione Cultura Città di Torino e Università di Torino.

Main partner sono Intesa San Paolo e Iren.

Official partner sono Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Regione Toscana.

Patrizia Lazzarin, 11 settembre 2023

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Pesellino, pittore dimenticato del Rinascimento

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"Da quello che sappiamo di lui, se fosse vissuto più a lungo, avrebbe realizzato molto di più di quello che ha fatto, perché era studioso nell’arte, né mai restava né dì né notte senza disegnare". Scriveva così Giorgio Vasari di Pesellino, pittore e miniatore quattrocentesco che ebbe uno stile simile a quello di Filippo Lippi e Beato Angelico.

Lo ritroviamo a Firenze verso la metà del XV secolo, ma la sua morte prematura, all’età di poco più di trent’anni e l’errata attribuzione delle sue opere, nonostante la fama raggiunta, contribuirono a renderlo uno dei più grandi pittori del Rinascimento dei quali in pochi hanno sentito parlare.


Una mostra, la prima in assoluto dedicata al pittore rinascimentale Francesco Pesellino, attesa alla National Gallery dal 7 dicembre al 10 marzo, cercherà di far conoscere vita e opere attraverso i lavori nella Collezione della National Gallery, nonché capolavori provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti, dal Clark Art Institute di Williamstown al Musée du Louvre di Parigi, dal Musée des Beaux-Arts di Lione alla Courtauld Gallery di Londra.

Francesco di Stefano era nato a Firenze intorno al 1422 ed era conosciuto come Pesellino, dal nome del nonno Pesello che lo aveva cresciuto facendogli conoscere il mondo dell’arte. La sua ambizione superò tuttavia di gran lunga quella del nonno. Di questo pittore si sa che ebbe un talento eccezionale nella pittura di "cose picole", fu apprezzato per la sua propensione a lavorare in collaborazione e che aveva ricevuto commissioni da parte della famiglia Medici.

La National Gallery accoglie in collezione due dei suoi indiscussi capolavori: due pannelli a cassone raffiguranti le Storie di Davide, del 1453‒5, e la magnifica Pala pistoiese della Santa Trinità, del 1455-60. A cinquant'anni dalla loro prima esposizione nel museo londinese, i due pannelli con le Storia di David saranno il fulcro della mostra.

Probabilmente risalenti agli ultimi anni della sua carriera, provano la profondità e l'ampiezza del talento di Pesellino come pittore di narrazioni complesse, splendore cerimoniale, animali e minuziosi dettagli. I pannelli sono stati recentemente sottoposti a un ampio progetto di conservazione e gli spettatori, in occasione della mostra, potranno nuovamente apprezzare la cura con la quale il pittore ha progettato ed eseguito queste straordinarie composizioni.

Al pubblico sarà data l’opportunità di avvicinarsi a questi lavori come mai prima d'ora e di apprezzarli non solo come opere d'arte, ma anche come oggetti destinati all'uso domestico nella casa rinascimentale, riconoscendo il simbolismo, talvolta giocoso, di Pesellino.

Dal domestico al divino, La Pala della Trinità di Pistoia è una delle uniche due pale d'altare di grandi dimensioni realizzate dall’artista. Rimasta incompiuta alla sua morte, fu completata nella bottega di Filippo Lippi, per la quale l’artista aveva portato a compimento, quindici anni prima, una predella per la cappella del Noviziato in Santa Croce.
Fu la morte prematura dell’artista fiorentino ad offuscarne l’eredità. Le sue opere furono terminate da collaboratori come Lippi, ma le attribuzioni dei suoi lavori e di quelli del nonno furono confuse dagli scrittori successivi.

Eppure, nonostante la sua breve vita, Pesellino esercitò una notevole influenza sui colleghi che vennero dopo di lui. Anche se la sua carriera come pittore di pale d'altare fu interrotta, le sue piccole opere devozionali ispirarono anche la generazione successiva.
La Madonna col Bambino (1450), gentilmente concessa dal Musée des Beaux-Arts di Lione, ha tra venti e trenta imitazioni note
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“Le opere di Pesellino sono davvero rare - spiega Laura Llewellyn, curatrice dei dipinti italiani prima del 1500 -. Ma alla National Gallery abbiamo la fortuna di avere nella collezione due dei suoi capolavori indiscussi. Il recente intervento di restauro dei magnifici pannelli con le Storie di David ha offerto l’opportunità di portare sotto i riflettori questo straordinario, anche se poco conosciuto, pittore e di celebrare i suoi successi con la prima mostra in assoluto dedicata alla sua breve carriera”.
La mostra è accompagnata dal primo catalogo interamente illustrato dedicato all'artista, che sarà pubblicato in inglese. Si tratta della prima pubblicazione, in oltre 120 anni, di un libro dedicato a Pesellino.

Patrizia Lazzarin, 9 settembre 2023

 

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TheatreArtVerona

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Con il sottotitolo “RI/TORNARE RI-CREARE RI-NASCERE” che suona come un grido di gioia, l’edizione 2023 di TheatreArtVerona, organizzata dal Teatro Stabile di Verona in collaborazione con la fiera d’arte moderna e contemporanea ArtVerona, permette all’arte contemporanea di uscire dalla Fiera, entrare nel tessuto della città e “duettare” con il teatro. Sono in programma, dal 15 settembre al 12 novembre, spettacoli di prosa e di danza, film d’ambito teatrale, incontri e una mostra fotografica sul fil rouge della sperimentazione, della ricerca, della pluralità dei linguaggi e delle contaminazioni.

Gli spazi del Teatro Nuovo, del Piccolo Teatro di Giulietta e di palazzo Maffei ospiteranno produzioni e spettacoli che non avrebbero avuto modo di avere facilmente spazio nelle consuete rassegne.

“La rassegna, spiega Piermario Vescovo, curatore e direttore artistico dello Stabile di Verona, è pensata come  una sorta di anticipazione della stessa, condividendo l’idea di ArtVerona che l’attenzione all’arte e a tutti i suoi linguaggi non possa limitarsi ad un momento di punta, ma che debba avere una sua continuità durante tutto l’anno, fatta di diversi eventi e collaborazioni tra tutti gli enti culturali della città.

 CALENDARIO SPETTACOLI

A inaugurare la rassegna il 15 settembre alle 21.00 nel Piccolo Teatro di Giulietta è HAMLET SOLO di Francesco Pititto, una produzione Lenz Fondazione, interpretata da  Barbara Voghera, attrice “sensibile” con sindrome di Down, storica interprete delle varie stesure di “Hamlet” fin dal 1999. Summa di una lunga e profonda esperienza artistica con gli attori “sensibili”, iniziata oltre venti anni fa, “Hamlet solo” trasforma in un eroico duello dell’attore con se stesso, i dialoghi di Amleto con Orazio, la regina, il fantasma del padre, Rosencrantz e Guildenstern, i becchini e re Claudio.

A seguire, il 16 e 17 settembre alle 21.00 (con repliche il 30 settembre e il 1° ottobre) nel Piccolo Teatro di Giulietta, vedremo e ascolteremo RACCONTO D’INVERNO, fiaba per voci e figure da “The Winter’s Tale” di William Shakespeare, nell’adattamento e con la regia di Piermario Vescovo. Interpreti di questo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Verona sono Manuela Muffatto, Marika Tesser e Antonella Zaggia che ha anche disegnato e costruito i burattini. Torna dunque a Verona questo spettacolo che, dopo il debutto all’Estate Teatrale Veronese 2022 è stato rappresentato in molte città del Veneto tra cui Venezia. Gli è stato anche dedicato, per il suo elegante aspetto “cameristico” che lo rende un bijou adatto ai piccoli spazi teatrali, un ampio servizio di Antonio Audino nel corso del Teatro di Radio3 su Rai Radio3.

Il 22 settembre alle 21.00 va in scena, nel Piccolo Teatro di Giulietta, il Teatro dei Borgia che propone GIACOMO di Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia. Basato sui testi di Giacomo Matteotti elaborati dai verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924, “Giacomo” mette a confronto due suoi interventi in Parlamento: quello in cui denunciò le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadre fasciste e quello, che poi pagò con la morte, in cui contestò i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno.

Il quarto appuntamento con TheatreArtVerona è il 29 settembre alle 21.00 nel Piccolo Teatro di Giulietta. In programma la proiezione del film ER di Marco Martinelli dedicato all’arte in vita di Ermanna Montanari. A proporlo è il Teatro delle Albe in collaborazione con Antropotopia. Realizzato partendo da una serie di materiali di archivio, il film è una sorta di “sezione aurea” della ricerca teatrale di Ermanna Montanari. È una dedica a Ermanna e alla sua arte di attrice e autrice, sempre alla ricerca di nuove forme, suoni, voci. Le immagini di repertorio degli spettacoli si compenetrano a quelle di una lunga camminata, filmata di spalle, sul ciglio di una strada della campagna romagnola. Prima della proiezione del film, Ermanna Montanari parlerà del suo libro “L’abbaglio del tempo” (La nave di Teseo, 2021) con Piermario Vescovo e Marco Martinelli.

A seguire, il 3 e 4 ottobre alle 21.00 nel Piccolo Teatro di Giulietta, va in scena CON GRANDE SPREZZO DEL RIDICOLO, il testo di Fabio Marson che ha vinto il Bando Drammaturgia NDN 2022. Coprodotto da Network NdN - capofila Idra Teatro ETS, Teatro Libero Palermo, Teatro Stabile di Verona e Centro Teatrale MaMiMò, è interpretato da Filippo Paolasini, Lucia Bianchi e Marco De Rossi. Lo spettacolo è ambientato in una Torino di fine Ottocento dove un impiegato del Ministero degli Esteri giunto da poco in città s’imbatte per caso in sei nobili Assabesi ospiti della Grande Esposizione Italiana del 1898. Folgorato dalla bellezza della principessa Kadiga, non riuscirà più a togliersela dalla mente mettendo in crisi il suo matrimonio, fino a quel momento felice, con Elena.

Il sesto appuntamento con TheatreArtVerona è il 12 ottobre alle 21.00 al Teatro Nuovo dove Babilonia Teatri presenta il suo ultimo spettacolo, PIETRE NERE. Ne sono interpreti Francesco Alberici, Enrico Castellani, Valeria Raimondi (anche autori del testo) e Orlando Castellani. Lo spettacolo è prodotto da Babilonia Teatri, La Corte Ospitale e Operaestate Festival Veneto. A partire da luoghi che, agli occhi dei più, case non sono, “Pietre nere” è un’indagine sul concetto di casa. Con dei quesiti. “Possono le nostre case essere sempre più cosmopolite, senza che questo debba essere in contrasto con l’identità locale? Possono essere sempre meno scrigno di segreti e sempre più luogo d’incontro e di condivisione? Ed essere magari anche luoghi di cui conoscere e tramandare le storie e le vicende?”.

Il settimo e ultimo appuntamento della rassegna è a Palazzo Maffei - Casa Museo dove Il 14, 15, 21, 22, 28 e 29 ottobre alle 11.00 e il 4, 5, 11 e 12 novembre sempre alle ore 11.00 la danzatrice-coreografa Camilla Monga accompagna gli spettatori (che tramite il sistema silent play ascoltano la musica in cuffia) in incontri ravvicinati con le vestigia antiche della sala Antiquarium, con la Piccola nube di Magellano di Giuseppe Gallo, con le opere di Fausto Melotti, con lo scultore cosmico Eliseo Mattiacci, con l’installazione Lotus Maffei del designer olandese Daan Roosegaarde e con altre opere.ME TIME - UNA STANZA TUTTA PER SÉ il titolo di questa performance prodotta dal Teatro Stabile di Verona su musiche di Federica Furlani.

Il calendario degli spettacoli è stato curato da Piermario Vescovo con la collaborazione di Simone Azzoni.

EVENTI A INGRESSO LIBERO

Dal 14 settembre al 18 ottobre dal lunedì al sabato (ore 15.30-19.30) sono esposte all’interno del Teatro Nuovo fotografie a firma di Enrico Fedrigoli che ritraggono la danzatrice e coreografa Francesca Proia. LA TIGRE ASSENZA tra teatro e fotografia il titolo della mostra dedicata a questo fotografo che opera in ambito teatrale da oltre quarant’anni e che cura personalmente la stampa in bianco e nero su carta baritata di alta qualità.

Il 6 ottobre alle 18.00 nel Piccolo Teatro di Giulietta Simone Azzoni dialoga con Enrico Fedrigoli e Vincenzo Scorza su TEARS FROM THE VOID, evento che ha debuttato con grande successo al festival PerAspera a Bologna. I due artisti, entrambi coinvolti nel progetto, approfondiranno il dialogo tra arte digitale, fotografia analogica, danza contemporanea e musica elettronica.

BIGLIETTI    PREZZI E MODALITÀ D’ACQUISTO

Piccolo Teatro di Giulietta

posto unico                          € 10,00 + € 1,00 prevendita

ridotto*                                   €   8,00 + € 1,00 prevendita

speciale studenti ESU       €   3,00

* possessori biglietto ArtVerona, abbonati alle stagioni teatrali del Teatro Nuovo e Rete RSVP, over65

Capienza limitata, consigliato l’acquisto in prevendita

Teatro Nuovo

posto unico                          € 20,00 + € 2,00 prevendita

ridotto*                                   € 15,00 + € 1,50 prevendita

speciale studenti ESU       €   3,00

* possessori biglietto ArtVerona, abbonati alle stagioni teatrali del Teatro Nuovo e Rete RSVP, over65

 Palazzo Maffei

posto unico                          € 15,00 + € 1,50 prevendita

ridotto*                                   € 10,00 + € 1,00 prevendita

speciale studenti ESU       €   3,00

* possessori biglietto ArtVerona, abbonati alle stagioni teatrali del Teatro Nuovo e Rete RSVP, over65, studenti, members Palazzo Maffei

Capienza limitata, consigliato l’acquisto in prevendita. Il biglietto della performance dà diritto anche alla visita alla Casa Museo.

ONLINE  www.boxol.it/boxofficelive e www.boxofficelive.it

biglietteria Teatro Nuovo, piazza Viviani 10, tel. 045 8006100, dal lunedì al sabato, ore 15.30- 19.30

Box Office, via Pallone 16, tel. 0458011154 dal lunedì al venerdì ore 9.30-12.30 e 15.30-19.00, sabato ore 9.30-12.30

Patrizia Lazzarin, 5 settembre 2023

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