Usa 2020, il guaio del complottista amico

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Il livore dei complottisti alla Bannon rischia non tanto di minare i rivali democratici quanto gli stessi repubblicani, Trump e la democrazia americana. Il Presidente dovrebbe tenere a mente la lezione dei "birchers". (...) Dipende dalla radicalità delle due Americhe, dai diversi futuri che esse prospettano alla nazione. Tranne i senatori McCain, Flake e Romney, poche voci repubblicane hanno imitato il focoso Buckley, denunciando i complottisti di casa. Lo staff del presidente li ha incoraggiati, salvo poi, una volta fuori dalla Casa Bianca, andare all’incasso con libri di cassetta, dall’ex consigliere per la sicurezza nazionale, il baffuto ambasciatore Bolton, all’ambiguo avvocato Cohen, condannato a tre anni di carcere per spergiuro. Un danno per Trump e per il futuro del partito e vedremo come, in futuro, questo ritardo colpevole sarà pagato. Il commento di Gianni Riotta su Huffington Post.

Presidenziali Usa, i rischi per Trump

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Biden in vantaggio, ma Trump recupera

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Wall Street continua la sua ascesa, se rimarrà tale, favorirà Trump e i violenti scontri degli ultimi mesi che hanno spaccato la società civile americana potrebbero convincere quella parte dell’elettorato che è ancora indecisa a votare Repubblicano. Con il crescere delle proteste civili e dei disordini Trump ha abilmente enfatizzato la necessità di mantenere l’ordine cosa che potrebbe favorirlo. Biden in questo sembrerebbe essersi mosso in ritardo, accompagnando la narrativa dell’importanza di una società inclusiva. Il commento di Gaja Pellegrini-Bettoli su Huffington Post.

Presidenziali Usa, Trump recupera su Biden

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La sfida di Trump al democratico Biden

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C’è stato anche un momento Marchese del Grillo, personaggio più trumpiano di altri. Un momento “io so’ io e voi non siete un caz”. Uno dei pochi passaggi in cui Donald Trump sembrava credere in quel che diceva: «Noi siamo qui e loro no», e loro sono i democratici, i media nemici, tutti i perplessi perché il presidente degli Stati Uniti ha usato la Casa Bianca – e molto altro – per la sua propaganda elettorale. “Loro” è poi Joe Biden. Trump lo ha nominato 41 volte. Ha cercato di trasformare queste elezioni da referendum su di lui in scelta tra lui e Biden. Il commento di Maria Laura Rodotà, su Linkiesta.

Trump accetta la nomination. Chi ne dubitava?

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