Le bugie di Trump alla Convention repubblicana

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Se i democratici prevarranno «i cinesi controlleranno il mercato dei farmaci e non vedrete più un dottore»; lo ha detto Natalie Harp, ex paziente oncologica bionda e molto carina. Con Biden alla Casa Bianca, «vi ridurranno in schiavitù, sarete schiavi della debole, dipendente, ideologia liberal del vittimismo, non riconoscerete più questo paese o voi stessi», lo ha urlato Kimberly Guilfoyle, fidanzata di Donald Trump junior, commentatrice su Fox News, stasera considerata “strana” anche da qualche collaboratore di Trump, e su Twitter hanno montato il suo discorso con marce militari nordcoreane. Però se Trump verrà rieletto, «ci si potrà inginocchiare quando si prega», vedi assicurazione di Lou Barletta, capo delegazione della Pennsylvania. Mentre Biden toglierà i riferimenti a Dio, e con Biden arriverà il marxismo, e Biden abolirà i sobborghi. Il commento di Maria Laura Rodotà su Linkiesta.

Convention repubblicana, Trump attacca a testa bassa Biden

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Trump le studia tutte pur di rimanere alla Casa Bianca

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A guardare i sondaggi sulle elezioni americane Donald Trump sembrerebbe non avere scampo nei confronti del suo avversario Joe Biden. L’ex vice presidente di Barack Obama ha un vantaggio sul piano nazionale (al 4 agosto) del 7,4 per cento (49,4 contro 42). Ma nello staff del candidato democratico in questi giorni non è tutto buon umore. Perché i numeri nazionali contano poco o nulla (decisivi saranno sei-sette Stati in bilico), perché in due settimane Trump ha recuperato quasi due punti e soprattutto perché nell’agenda elettorale ci sono quattro punti cerchiati di rosso, quelli dove “Sleepy Joe” (il nomignolo con cui The Donald ama ridicolizzarlo) è più debole e che potrebbero costargli l’elezione: l’Ucraina, la candidata vice-presidente, le “fake” e Fox News. Il commento di Alberto Flores D'Arcais su L'Espresso.

Presidenziali Usa, Trumo non vuole arrendersi e incalza Biden

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Trump minaccia ricorsi nel caso non venga rieletto

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Il tweet con cui il presidente statunitense Donald Trump ha ipotizzato il rinvio delle elezioni presidenziali di novembre continua a far discutere politici, studiosi e accademici. (...) Formiche ha affrontato la questione con Cristina Bon, esperta degli sviluppi storico-costituzionali del sistema federale statunitense, la docente afferma: "Non possiamo trascurare il fatto che stiamo ragionando su un'ipotesi. Trump in questo momento sta semplicemente ipotizzando che il sistema di voto per posta non sia sicuro", premette sottolineando che "ci sono però molti studi che dimostrano il contrario". Conversazione con Cristina Bon, professoressa associata dell'Università Cattolica di Milano. L'intervista di Gabriele Carrer su Formiche

Caro Trump, il vosto per posta e sicuro!

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