La paura e la rabbia sul voto Usa del 3 novembre

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Biden vuole far passare il messaggio che, a differenza di Trump, lui sarebbe un “unificatore”, non un divisore: una figura di cui il Paese, spaccato da questi quattro anni di presidenza Trump, ha disperatamente bisogno. Ma in realtà le sue parole evidenziano, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto l’America sia diventata una nazione spaventata. (...) Il contagio di Trump ha spaventato i repubblicani perché ha messo in chiaro una volta per tutte anche a chi non ci credeva che il virus non è una finzione e che le mascherine e il distanziamento sociale sono misure realmente necessarie. Non solo: li ha messi in difficoltà perché ha evidenziato la vulnerabilità del presidente in un momento decisivo della campagna elettorale. Il commento di John Flegener su Huffington Post.

Si accende lo scontro Trump-Biden in vista delle presidenziali del 3 novembre

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Nella testa di Donald Trump

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Per provare ad immaginare cosa davvero passi per la testa del presidente Trump, precipitato in 24 ore dal tetto del mondo al letto di un ospedale per una malattia la cui minaccia ha sempre negato, ho telefonato a Mr. G. un imprenditore che ha a lungo vissuto a Trump Tower, New York, Fifth Avenue, a pochi piani dalla suite casa di Trump. (...) Il Covid 19 ha fatto 208.000 vittime anche per la dissennata gestione del governo, come gli augura in un tweet il suo predecessore Barack Obama, venga o no rieletto a novembre, Trump resterà Trump, chiunque si illuda del contrario sbaglia. La statistica, come la medicina, è scienza empirica, che evolve dagli errori Il commento di Gianni Riotta su Huffintgon Post.

Ma cosa ha in testa Mr. Trump? Nessuno lo sa. Forse nemmeno lui

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Sfida Biden-Trump, in gioco il futuro dell’America

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La lotta elettorale si svolge in quegli stati dove il vantaggio dell’uno o dell’altro candidato non è così significativo da renderlo sicuro. Nel 2020 il numero di swing o battleground states (appunto gli stati in bilico) è insolitamente alto. Degli stati storicamente oscillanti tra un partito e l’altro, come New Hampshire, North Carolina e Ohio, il più importante resta la Florida. Se Trump dovesse perdere i 29 grandi elettori attribuiti alla Florida, la riconferma come presidente quasi sicuramente gli sfuggirebbe. Il commento di Riccardo Alcaro su Huffington Post.

Con Trump in ospedale, si infiamma la campagna elettorale per la Casa Bianca

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