L’asso nella manica di Trump per ribaltare l’esito del voto

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“Negli Stati Uniti il problema sta esplodendo: al centro del dibattito c’è il ruolo che avrebbe avuto proprio Facebook dall’escludere dalla sezione news alcune testate pro dem; ma nel mirino sono finite anche le comunità locali vittime di fake news. (...). Strategie che passano sotto i radar dell'informazione mainstream e proprio per questo sono capaci di indirizzare il voto senza che nessuno se ne accorga". Il commento di Giuliano Balestreri su Business Insider.

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Cercare un filo logico nelle cose che dicono Di Maio e i suoi fratelli è inutile, invece è utile sottolineare le tante cose pericolose che professano. Nell‘intervista a Malaguti della Stampa, per una volta non ha fatto cenno al superamento dei parlamenti, all’imposizione del vincolo di mandato e ad altri analfabetismi democratici (...) Domanda al ministro degli esteri: «Ministro, Trump o Biden?» E Di Maio ha risposto: «Gli Stati Uniti, innanzitutto. Poi per esperienza personale posso dirle che con l'amministrazione Trump si lavora molto bene e con Mike Pompeo si è instaurato un legame di amicizia». E ancora «Per l'Italia non cambia niente se vince Trump o Biden »Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

Povero ministro Di Maio, sono tutti contro di lui!

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