Sfida all'Ok Corral tra Silvio e Matteo (con il M5S alle porte)

La rinascita politica di Silvio Berlusconi farà rinascere anche l’antiberlusconismo? In parte, certamente sì, ma forse solo in parte. Perché sono cambiate le circostanze. All’epoca del bipolarismo Berlusconi/sinistra, per circa un quindicennio, grosso modo dal 1994 al 2011 (caduta dell’ultimo governo Berlusconi) l’antiberlusconismo fu virulento. Si andava dalle periodiche manifestazioni oceaniche contro il «nuovo tiranno», all’ossessiva, ossessionante (e quasi sempre ridicola) presenza di Berlusconi in quasi tutte le conversazioni private, ai brindisi (perché ci furono anche quelli) quando circolavano voci su sue vere o presunte malattie, al tifo da stadio con cui venivano seguite le inchieste giudiziarie su di lui, eccetera, eccetera. L'editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera

Il ritorno di Silvio fa tremare Matteo (e non solo)

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Pd, disastro elettorale in vista?

Le convulsioni del Partito democratico, testimoniate ora dallo scontro fra Renzi e Gentiloni sul caso Visco, sono un effetto ritardato della sconfitta di Renzi nel referendum costituzionale dello scorso anno e della conseguente impossibilità di fare convivere una forte leadership come la sua e un assetto istituzionale — confermato dall’esito referendario — adatto solo per una «democrazia senza leader». Quelle convulsioni sono però ora aggravate dall’avvicinarsi delle elezioni. Se la frattura fra Renzi e Gentiloni non verrà ricomposta il Pd andrà probabilmente incontro a un disastro elettorale. Anche perché, come è già chiaro da molti segnali, il principale partito che sorregge il governo è fortemente tentato di smarcarsi in vista della campagna elettorale. L'editoriale di Angelo Panebanco sul Corriere della Sera.

Nuova legge elettorale, i rischi non calcolati

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Caso Bankitalia, gli errori di Renzi

Sono due le questioni, entrambe di merito, che ha posto la mozione con la quale, su ordine di Matteo Renzi, il Partito Democratico ha in pratica sfiduciato il governatore della Banca d’Italia. Una è da giorni ampiamente analizzata, dissezionata e commentata: e riguarda, per l’appunto, la decisione del segretario del Pd di mettere spregiudicatamente in gioco sul tavolo traballante delle sue fortune elettorali l’immagine di un’istituzione incaricata di funzioni importanti e delicate come la Banca d’Italia. L'editoriale di Ernesto Galli Della Loggia.

Guerra di nervi con la Bankitalia di Visco, i rischi del Pd

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