La Buona Scuola, il problema è irrisolto

  • Pubblicato in Cultura

Quali sono le ragioni profonde della crisi radicale che in Italia ha colpito l’istruzione, la sua organizzazione e si direbbe la stessa dimensione educativa? Le opinioni differiscono parecchio ma per capire davvero credo sia necessario fare ciò che solitamente non si fa: riprendere il discorso dall’inizio, riandare alla storia. La scuola che noi conosciamo, la scuola pubblica (una qualifica, va sottolineato, che significa non solo aperta a tutti, ma anche volta a un fine collettivo, a un interesse pubblico, appunto) non nasce da una decisione di tipo culturale o educativo. Nasce da una decisione politica. L'editoriale di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera.

Fallimento della politica scolastica

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Renzi farà lievitare ancora la spesa pubblica?

L'Italia non cresce e quindi tutte le previsioni economiche saranno riviste al ribasso. Non è solo la resa dolorosa di un governo che cede troppo tardi al principio di realtà. È anche una scossa emergenziale. Può spingere Renzi a trasformare la prossima manovra in un altro bancomat elettorale, in vista del voto di dicembre. Le considerazion di Massimo Giannini su la Repubblca.

Si fa largo un premier populista, cosa dirà l'Europa?

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E' la fine per i rottamatori "scuola Renzi"?

Renzi, Di Maio, Salvini: sembravano quasi inarrestabili, nel loro slancio giovanile, gli astri nascenti della nascente Terza Repubblica. A distanza di pochi mesi, appaiono tutti in difficoltà. Tutti, in fondo, con lo stesso problema: doversi guardare le spalle, dentro il proprio partito, non tanto dalla presenza di altri enfant prodige, ma piuttosto dal ritorno dei vecchi capi. Massimo d’Alema riunirà domani i Comitati per il no al referendum. L'opinione di Fabio Bordignon sul Messaggero Veneto.

Renzi, Salvini e C.: da rottamatori a rottamati?

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