Salta il patto del Nazareno

Il patto del Nazareno va in soffitta. Adesso il premier può rendere manifesto un altro patto, quello on Angelino Alfano e la pattuglia del raggrupamento che ruota intorno al Nuovo Centro Destra, condividendo la tesi che l’Italicum, «oltre alla governabilità, dovrà garantire anche la rappresentanza». Traduzione: le soglie d’ingresso in Parlamento per le forze più piccole saranno abbassate al 3%. Allo stesso modo il leader del Pd apre alla minoranza della «ditta» sulle preferenze, per trovare copertura nelle votazioni alle Camere. Così Francesco Verderami sul Corriere della Sera.

Patto del Nazareno addio! Senza rancore

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Via il bicameralismo perfetto

Il patto del Nazareno sembra reggere. Non è detta l'ultima parola. A giorni c'è l'incontro tra esponenti governativi ed il M5S. Si auspica un miglioramento dell'accordo per la riforma del Senato. E, se in politica fosse permesso sbilanciarsi in previsioni, si potrebbe scommettere che «il patto del Nazareno» dovrà sopportare una prova ben più ardua. Così Luigi La Spina su La Stampa

Cambia volto il Senato della Repubblica

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Incredibile fino a qualche giorno fa, tutti vogliono le riforme

Gli ultimi a salire sul carro di Matteo sono Grillo e Casaleggio. La partita che si giocherà comporta dei rischi anche per il M5S. L’idea che il Movimento abbia subito uno stop alle ultime elezioni in ragione del suo tenersi del tutto fuori dalle diverse partite politiche e parlamentari in corso, non ha controprova ed è molto - per dir così - politologica. Rischia anche Renzi, che può vedere le sue carte spaiate dall'intervento di leghisti e pentastellati, considerando che l'accordo sulle riforme del Nazareno prevedeva ben altri protagonisti. Così Federico Geremicca su La Stampa.

E voilà, tutti sul carro del vincitore (Renzi)

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