Quirinale, gli uomini migliori e le soluzioni peggiori

Dopo oltre sei mesi di governo Draghi, nessun partito o schieramento ha ancora metabolizzato fino in fondo il lutto e, di conseguenza, elaborato una agenda basata su una realistica visione dell’interesse nazionale. Si chiama, banalmente, crisi di sistema, di cui la soluzione di emergenza è l’effetto, non la causa. E l’avvio di discussione sul prossimo capo dello Stato, tutta tattica e tutta improvvisata, risente proprio dell’incertezza del contesto. Il commento di Alessandro De Angelis su Huffington Post.

La corsa al Quirinale, i partiti impazziscono

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L'inutile confronto tra Conte e Letta in casa Bettini

Gli ex presidenti del Consiglio Letta e Conte si sono incontrati via Zoom. Il secondo si è permesso di discettare su quanto sia superata la dicotomia “destra-sinistra” a gente che stava nel Pci senza che battano ciglio, dichiarando superato anche Norberto Bobbio, e arrivando a dire che in fondo i veri valori del progressismo, mica dell’antipolitica, li ha incarnati il Movimento. Una onirica lezione al termine della quale ti chiedi se questo “campo largo” è una civilizzazione dei barbari o un imbarbarimento dei civili. Il commento di Alessandro De Angelis su Huffington Post.

Il matrimonio M5S-Pd s'ha da fare o no? Tutte le perplessità su Conte e Letta

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Il M5S è antidemocratico, la distanza di Letta da Conte

In due soli minuti – precisiamo a beneficio dei tanti analisti che faticano a elaborare il lutto per l’improvvisa scomparsa del TrisConte – Letta ci ha detto dunque due cose: la prima è che il nuovo centrosinistra di cui parla lui, diversamente da quello di cui parlavano fino a ieri Nicola Zingaretti, Andrea Orlando e gli altri volenterosi complici del populismo, non comprende il Movimento Cinquestelle (con esplicito riferimento all’articolo 49 della Costituzione, secondo cui i partiti devono essere democratici, non associati). Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

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