Conte, il rifondatore dei pentastellati
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Se il M5S si presentasse alle urne guidato dall’avvocato del popolo metterebbe a segno un vero e proprio exploit. Conte leader raccoglierebbe il 22% dei consensi, insediando il primato leghista e risollevando le sorti dei grillini. A pagarne le spese in maniera più dura sarebbe il Partito Democratico che perderebbe ben 4 punti percentuali. Numeri che assurgono a dimostrazione plastica del fallimento della linea Bettini, quella che vorrebbe l’ex inquilino di Palazzo Chigi guida super partes di un’alleanza giallorossa. Più che un’alleanza rischia infatti di tramutarsi in un harakiri politico, con Conte pronto a cannibalizzare il centrosinistra e il Pd costretto ad un drastico ridimensionamento. Il commento di Roberto Arditti su Formiche.
Il M5S come partito di Conte rischia di sbaragliare il Pd di Zingaretti