Il Pd si accinge a fare le riforme in solitudine

il premier Renzi, da internet

Questo Parlamento è il più disossato della storia della Repubblica, in cui sono uniti solo i partiti il cui obiettivo è spaccare gli altri, mentre i partiti che dovrebbero unire sono spaccati. Questa sorta di Dieta polacca, tenuta insieme esclusivamente dall’istinto di sopravvivenza, vede ancora in Matteo Renzi il suo deus ex machina, il domatore che la tiene in vita; ma ha appena perso il suo principio ordinatore, il motore primo che le aveva consentito di incamminarsi sull’impervio sentiero costituente. La morte del patto del Nazareno, a dispetto degli ingenui che ne hanno minimizzato gli effetti, è infatti qualcosa di più che un cambiamento numerico, non è solo la fine del banco di mutuo soccorso parlamentare Verdini-Lotti. Ha anche una conseguenza politica. Se l’obiettivo di cambiare la Costituzione smette di essere comune alle più grandi forze popolari, e diventa il progetto di un solo partito dominante, la conseguenza quasi inevitabile è che le opposizioni si coalizzino, e si radicalizzino. Un editoriale di Antonio Polito sul Corriere della Sera.

Riforme, Renzi sta rischiando grosso

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