Il Colle? Sarà vera battaglia

da internet

Renzi ha l’esigenza di inviare al Quirinale, ora occupato da Re Giorgio, un nome amico, un personaggio tranquillo con pochi grilli per la testa, e soprattutto un signore o una signora in grado di ripristinare la natura parlamentare del modello politico italiano. Il che è impresa improba, complicata quanto rimettere il dentifricio dentro il tubetto. Ormai anche i costituzionalisti più ligi alla lettera della Costituzione propendono per una funzione sempre più incisiva e operativa della suprema magistratura dello Stato. In un Paese normale, sarebbe già all’opera un’assemblea costituente per fare chiarezza sulla diarchia tra Quirinale e Palazzo Chigi, diarchia che rischia di sconvolgere la filiera decisionale. Ma l’Italia non è un Paese normale. Un editorale di Giuseppe De Tomaso su La Gazzetta del Mezzogiorno.

Prodi al Quirinale? Renzi lo ama

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