La settimana decisiva per il futuro dell’Europa (e non solo)

La settimana decisiva per il futuro dell’Europa (e non solo)

L''estate calda, caldissima, di Ue e Stati Uniti, per non parlare dell'autunno

Quando i giornali scrivono che sarà una settimana decisiva molte volte esagerano. Stavolta no. Domenica prossima si vota in Francia per il primo turno delle elezioni legislative. Giovedì notte (in Italia) si terrà il primo duello televisivo tra Joe Biden e Donald Trump, che sarà trasmesso in diretta da Nove (brava mamma Rai…). Nei prossimi giorni poi le trattative decisive per le nomine europee in vista del Consiglio europeo del 27 e 28 (...) La partita che si gioca in Francia è con ogni evidenza emblematica e decisiva, persino drammatica. Le ultime notizie dicono che dal contrasto tra le tre forze del Paese – Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella, la sinistra del Front populaire e il centro di Emmanuel Macron, Renaissance – potrebbe scaturire una situazione di stallo totale, che significherebbe però una cosa chiara: che le mani della destra su Parigi in qualche modo sarebbero state fermate. Domenica avremo qualche indicazione in attesa del secondo turno di domenica 7 luglio. Con il sistema dei ballottaggi è veramente difficile fare previsioni. Nei collegi dove ci saranno tre candidati (la soglia per accedere al secondo turno è del 12,5 degli elettori) ci saranno le "desistenze" tra macroniani e sinistra? Possibile ma tutt'altro che automatico: l'elettore comunista voterebbe un macroniano, e viceversa? Comunque, a quanto pare, negli ultimi giorni gli anti-lepenisti starebbero crescendo. Una cosa è prevedibile: un eventuale "pareggio", uno stallo, rafforzerebbe il ruolo centrale del presidente francese. Il commento di Mario Lavia su Linkiesta.

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