Sempre più operazioni clandestine della Russia in Europa

Sempre più operazioni clandestine della Russia in Europa

Elezioni europee nel mirino di Vladimir

Il 7 maggio è stata smantellata una rete occulta gestita da tre ufficiali dell’Fsb russo, Maksim Mishustin, Dmitry Perlin e Aleksey Kornev, che aveva l’obiettivo di sequestrare e assassinare il presidente Volodymyr Zelensky e il generale Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare di Kyjiv (Hur) (...) Da Mosca, i gestori dell'Fsb avrebbero incaricato i due colonnelli traditori di trovare dei collaboratori nei ranghi dell'Udo disposti a mettere in pratica i piani di assassinio contro Zelensky, Budanov e il direttore dello stesso Sbu, Vasyl Malyuk. Durante le perquisizioni e gli arresti sono stati trovati droni per trasportare esplosivi e lanciarazzi, con cui avrebbero dovuto colpire dopo aver studiato i movimenti degli obiettivi. I due ufficiali dell'Udo, i cui nomi non sono stati divulgati, sono accusati di alto tradimento sotto legge marziale e di preparazione di atto terroristico. Non è chiara la motivazione che ha spinto i due ufficiali a tradire, se dettata da ricatto, corruzione o ragioni ideologiche, ma si tratta comunque di un episodio grave perché i servizi russi sono riusciti ad infiltrarsi in quella che dovrebbe essere la guardia pretoriana di Zelensky e mantenere le talpe dormienti per oltre due anni. Allo stesso tempo, tuttavia, gli apparati ucraini hanno dimostrato di avere gli anticorpi per reagire e il controspionaggio ha scongiurato la trama eversiva in tempo. Il commento di sMatteo Pugliese u Linkiesta.

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