Non si può esportare la democrazia in tutto il mondo

Non si può esportare la democrazia in tutto il mondo

E' chiaro che l'occidente (Stati Uniti in testa) ha sbagliato a considerare che era possibile l'esportazione nel medio oriente della democrazia. Il bilancio è stato spaventoso: 250 mila morti, sei milioni di profughi, 10 milioni sotto il livello di povertà. Un dato Unicef è impressionante: durante il conflitto sono nati 3,7 milioni di bambini che non hanno conosciuto altro che la guerra, tre milioni non vanno a scuola. Il loro futuro è anche il nostro. È questa la guerra che dobbiamo vincere qui e altrove. Dalla lezione irachena ne deriva un'altra: meno si staziona nel mondo arabo con truppe straniere meglio è. Ricordiamocelo anche per la Libia. Gli americani si ritirarono da Baghdad dopo 9 anni, con 4.500 marines morti e oltre 100mila civili iracheni uccisi; ma commisero l'errore di lasciarsi dietro uno stato fragile, diviso tra sciiti, sunniti e curdi, poi diventato preda dell'Isis che in Iraq ha le sue radici originarie.L'editoriale di Alberto Negri su Il Sole 24 ore.

In Siria, lo voglia o no l'Occidente, resterà Assad

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