Molti democratici ostili al premier

Critici, sia nelle file della maggioranza, sia dell'opposizione si affannano a dimostrare che Matteo Renzi sta perseguendo politiche coerenti con l'ideologia populista berlusconiana. Che ha miseramente fallito. Questo per mettere in cattiva luce l'ex sindaco di Firenze. Renzi non è un uomo politico ex comunista, come un D'Alema o un Bersani qualsiasi. I critici non si rendono conto che il mondo, caduto il muro di Berlino, è cambiato. Non ha più senso parlare di comunismo e di fascismo. Il politologo Gian Enrico Rusconi, su La Stampa, sottolinea le differenze del dilettantismo di Matteo Renzi e del professionismo politico-aziendalista di Silvio Berlusconi.

Renzi non é un nuovo Berlusconi

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I politici strappalacrime non esistono

Un tempo la fedeltà in politica era sicuramente un valore. Da un ventennio, dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994, le cose sono parecchio modificate. La società politica è diventata più liquida e i passaggi da un gruppo all'altro è quasi normale. Non dovrebbe essere così, Quando un candidato viene portato in Parlamento rappresenta (o dovrebbe rappresentare) le istanza del collegio elettorale in cui viene nominato. Le carte in tavola sono cambiate e gli elettori sembra che se ne stiano facendo una ragione. L'eletto deve rispondere all'elettore che gli ha dato fiducia e dovrebbe anche poterlo sfiduciare se si comporta con eccessiva disinvoltura. Sul Corriere della Sera delle immagini di numerosi uomini (e donne) che hanno fatto il salto della quaglia, di fatto tradendo il partito di appartenenza e, così, tradendo il corpo elettorale.

Ci eravamo tanto amati

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