La profezia che si avvera: rinasce la Dc

Salgono sbuffi di Balena Bianca, nel Transatlantico di Montecitorio. Sbuffi come non se ne vedevano da anni. Molti anni. Ed è tutto un viavai, in questi giorni, di figure che per molto tempo o solamente per lo spazio di un mattino hanno avuto un ruolo nella vita del nostro Paese nella I Repubblica. Un editoriale d Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.

Con Mattarella sul Colle risorge la Balena Bianca

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I franchi tiratori pugnaleranno Renzi?

La storia delle elezioni del presidente della Repubblica è costellata di tali incidenti di percorso da consigliare estrema cautela nelle previsioni di una facile vittoria mattarelliana. Basti ricordare quanti leader, entrati papi nel conclave parlamentare, sono usciti cardinali. E bastonati, a volte, solo per una manciata di voti. E dopo il tormentone di due anni fa nessuno ha il fegato di dare per già fatta l’elezione di Sergio Mattarella. Resta valida la diagnosi di Carlo Donat-Cattin chiamato a suo tempo da Aldo Moro a bloccare l’elezione di Giovanni Leone: «I mezzi tecnici», rispose, «sono solo tre: il pugnale, il veleno e i franchi tiratori». Sempre lì. Sullo sfondo . Un editoriale di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera

Mattarella sul Colle: cucù di Renzi a Berlusconi

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Un notaio al Quirinale?

La persona destinata a ricoprire la carica politica divenuta la più importante del nostro sistema viene scelta nell’ombra, al di fuori di qualunque orientamento non dico dei cittadini elettori ma dell’opinione pubblica largamente intesa. Intorno alla sua elezione si annodano così trattative segrete, conversazioni riservate, giochi, inganni, depistaggi: insomma tutto il repertorio del machiavellismo da poveracci della peggiore tradizione nazionale. Che almeno, però, serve a mostrare come stanno effettivamente le cose al di là della solfa edificante sul «garante», l’«arbitro», il « super partes », e altrettali definizioni. E cioè che partiti ed esponenti politici sono così consapevoli della realtà della posta in gioco - e cioè mettere il proprio cappello sul vertice del potere, ovvero impedire che lo metta l’avversario - che brigano in ogni modo per essere nel novero degli elettori, per non restarne esclusi, cercando possibilmente di escludere i rivali. Così Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera.

Al Colle un politico o un notaio?

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