Il bluff dei partiti, urne più vicine
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Se sentirete di nuovo pronunciare la fatidica frase «ci affidiamo alla saggezza di Sergio Mattarella», non prendetela alla lettera. Piuttosto diffidatene un po’. E provate a tradurla. Nelle due versioni possibili. La prima, netta: la nostra posizione non cambia, se la veda il Quirinale; la seconda, più accomodante: se il Presidente chiama... Insomma, a dispetto di tutto, due mesi dopo le elezioni più inconcludenti della nostra storia recente, i tre poli “non vincitori” sono rimasti sulle stesse posizioni del 5 marzo. E davvero hanno fatto poco o nulla per agevolare il compito del Capo dello Stato. Il commento sul Messaggero Veneto.