I guasti della gobalizzazioe

La globalizzazione ha portato guadagni considerevoli all’economia mondiale nel suo insieme, ma raramente quelli che ci hanno guadagnato, i «vincitori», hanno compensato, direttamente o indirettamente, quelli che ci hanno rimesso, gli «sconfitti». Inoltre, ultimamente i vincitori cominciano a essere molto meno numerosi degli sconfitti, specialmente in un’area geografica specifica o a causa di mercati in cui chi vince sbaraglia tutti gli altri. Infine, le politiche economiche privilegiate dai «vincitori» – e adottate su loro pressione – di regola non vanno (è il meno che si possa dire) a beneficio di tutti. L'editoriale di Kemal Dervis su Il Sole 24 Ore.

Il populismo dilagaovunque a causa di governi incapaci

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Bruxelles lontana anni luce dal popolo europeo

La vittoria del fronte per l’uscita dall’Europa, va ricordato, è l’espressione della sovranità popolare di una nazione e non la decisione di un gruppo di politici, quindi andava evitata con la politica, non con le minacce, e adesso va rispettata e gestita secondo le regole per evitare il peggio, non solo per chi se ne vuole andare ma soprattutto per chi resta. Ma il bullismo politico sembra essere l’unico strumento che Bruxelles conosce, lo abbiamo toccato con mano più di una volta durante la crisi del debito sovrano e in particolare dopo il referendum greco. L'editoriale dell'economista Loretta Napoleoni su il atto Quotidiano.

L'Europa è scomparsa e allora Brexit, attentati e crolli in borsa

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Allarme rosso, l'Europa piace sempre di meno

  • Pubblicato in Esteri

Ukip, il partito guidato da Nigel Farage che predica apertamente l'uscita dalla Ue, alle elezioni europee del 2014 ha superato il 27%. L'emergenza sollevata dalla grande migrazione degli ultimi mesi ha accentuato le tensioni. All'interno del Regno Unito. E fra il Regno Unito e i Paesi europei. Per prima: la Francia. L'analisi di Ilvo Diamanti su la Repubblica.

L'Europa continua a perdere appeal. Cameron, addio alla Ue?

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