Tra le promesse e i fatti del premier, niente o quasi

Il premier è al suo giro di boa

Non è il caso di infierire con l’elenco delle scadenze disattese e degli impegni non rispettati, ma credo che chiunque provi a ripercorrere questi dieci mesi non potrebbe non constatare che quasi nulla di ciò che era stato annunciato entro una certa data è stato portato a termine nei tempi previsti, e buona parte attende tuttora di essere portato a compimento. Le considerazioni di Luca Ricolfi su La Stampa.

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Le condizioni del mercato del lavoro sono drammatiche

La disoccupazione aumenta. I disoccupati erano 3 milioni e 124 mila nell’ottobre del 2013, sono saliti a 3 milioni e 410 mila nell’ottobre del 2014. L’aumento è di ben 286 mila unità, di cui 130 mila nei 4 mesi del governo Letta, e 156 mila negli 8 mesi del governo Renzi. La spiegazione secondo cui l’aumento sarebbe dovuto a una maggiore fiducia, che farebbe diminuire il numero di lavoratori scoraggiati, riprende una vecchia teoria degli Anni 60 ma è incompatibile con i meccanismi attuali del mercato del lavoro italiano, che mostrano con molta nitidezza precisamente quel che suggerisce il senso comune: gli aumenti di disoccupazione dipendono dal peggioramento, e non dal miglioramento, delle condizioni del mercato del lavoro. Così Luca Ricolfi su La Stampa.

Renzi non si sta occupando dei senza lavoro, sono noiosi...

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