Indici di borsa al record per aziende produttrici di armi

Gli stanziamenti degli Stati per armarsi contro la minaccia terroristica cresceranno, questa è una delle poche certezze di questi giorni: Francois Hollande ha già ottenuto da Bruxelles di fare più deficit del previsto, anche la Stabilità italiana si prepara a trovare 120 milioni di nuove risorse. Con i lampeggianti delle sirene parigine ancora accese, già si sapeva che gli Usa avevano venduto migliaia di bombe intelligenti all'Arabia Saudita, per 1,29 miliardi di dollari di valore. Un articolo di Raffaele Ricciardi su la Repubblica.

Venti di guerra, vendite di armi al top

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Isis, l'Europa incapace di reazione

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L’intera rappresentazione mediatica di quanto è accaduto e sta accadendo in Francia e altrove sembra avere soprattutto una funzione più o meno consapevolmente esorcistica del nostro smarrimento, di noi europei occidentali, di fronte a quello che è diventato per noi l’enigma della violenza. La nostra estraneità alla violenza - non a quella che, camuffata in mille modi, esiste pure da noi, bensì alla violenza in quanto uso della forza volontariamente accolto da una cultura nei suoi valori - è ormai tale che non riusciamo neppure a immaginare una società, una religione, che una simile estraneità non la condividano. L'editoriale di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera.

Un'Europa smarrita di fronte ai terroristi islamici

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Il terrorismo jihadista non ha futuro

  • Pubblicato in Esteri

Il commando terrorista parigino non ha datoprova di grande professionalità. Certo chi si è trovato faccia a faccia con uomini vestiti di nero che imbracciavano armi d’assalto ha pensato che costoro fossero dei professionisti. La paura fa brutti scherzi. Ma da un’analisi attenta gli errori che hanno commesso fanno credere il contrario. L'editoriale di Loretta Napoleoni su Il Fatto Quotidiano.

Bataclan, i terroristi erano dei dilettanti

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